Francisco Raúl Villalobos Padilla vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 1º febbraio 1921 a Guadalajara |
Ordinato presbitero | 2 aprile 1949 |
Nominato vescovo | 4 maggio 1971 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 3 agosto 1971 dal vescovo Luis Guízar y Barragán |
Deceduto | 3 febbraio 2022 (101 anni) a Saltillo |
Francisco Raúl Villalobos Padilla (Guadalajara, 1º febbraio 1921 – Saltillo, 3 febbraio 2022) è stato un vescovo cattolico messicano.
Francisco Raúl Villalobos Padilla nacque a Guadalajara il 1º febbraio 1921.[1]
Proveniva da una famiglia religiosa e già da adolescente si sentì chiamato al sacerdozio. Poco prima del suo 18º compleanno entrò nel seminario conciliare di Guadalajara e qualche anno dopo venne inviato a Roma per proseguire gli studi.[1]
Il 2 aprile 1949 fu ordinato presbitero a Roma.[1] Conseguì il dottorato in storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana. Tornato in patria fu prefetto del seminario conciliare di Guadalajara; direttore dell'Istituto per le vocazioni adulte; docente di storia della Chiesa, patrologia e francese; vice-rettore del seminario dal 1968 e poi rettore dello stesso.[1]
Il 4 maggio 1971 papa Paolo VI lo nominò vescovo ausiliare di Saltillo e titolare di Colonnata.[1][2] Ricevette l'ordinazione episcopale il 3 agosto successivo nella cattedrale di San Giacomo a Saltillo dal vescovo di Saltillo Luis Guízar y Barragán, co-consacranti l'arcivescovo metropolita di Guadalajara José Salazar López e il vescovo di Linares Antonio Sahagún López.[1]
Il 4 ottobre 1975 lo stesso pontefice lo nominò vescovo di Saltillo.[1][3] Durante il suo mandato fondò la Caritas diocesana. Nel 1997 rifiutò di essere nominato cittadino onorario della città di Saltillo.[4]
Partecipò alla III conferenza generale del Consiglio episcopale latinoamericano che ebbe luogo a Puebla de Zaragoza dal 27 gennaio al 13 febbraio 1979 e alla VI assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che ebbe luogo nella Città del Vaticano dal 29 settembre al 29 ottobre 1983 sul tema "La penitenza e la riconciliazione nella missione della Chiesa".[1]
Il 30 dicembre 1999 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età. Continuò a reggere la diocesi come amministratore apostolico fino al 20 marzo del 2000, giorno della presa di possesso del suo successore.[1]
Sin da giovane soffrì di diverticolite e dovette essere ricoverato più volte in terapia intensiva tra il 2005 e il 2017 per problemi acuti allo stomaco e all'intestino. Tuttavia, continuò a partecipare al servizio pastorale nella sua ex diocesi.[1]
Morì nell'ospedale privato di Saltillo il 3 febbraio 2022 per complicazioni da COVID-19.[5][6][7][8][9] Era il più anziano vescovo messicano.[10] Le esequie si tennero il 6 febbraio alle ore 15 nella cattedrale di San Giacomo a Saltillo e furono presiedute da monsignor Hilario González García, vescovo di Saltillo. Al termine del rito la salma venne tumulata nella cripta dello stesso edificio.[11][12][13][14][15][16]
La genealogia episcopale è: