Tra i suoi successi, spicca il primo posto al campionato assoluto italiano, svoltosi alla maratona di Carpi del 1996,[1] all'età di 36 anni, con il tempo di 2h12'36" (allenandosi nei ritagli di tempo del lavoro, e lasciando alle spalle molti atleti professionisti).
Oltre al titolo assoluto, nella sua ultraquarantennale carriera podistica, ha ottenuto diversi titoli nella categoria master per la maratona, per il cross e la corsa in montagna. Da qualche anno militava nelle file dell'associazione sportivo dilettantistica Runners Bergamo, con la quale collaborava come preparatore atletico, forte della sua esperienza e passione.
Il 29 dicembre del 2016, all'età di 56 anni, è scomparso a seguito di un incidente in montagna, nei pressi del passo di Valsecca, durante la traversata dal rifugio Fratelli Calvi, al rifugio Baroni al Brunone.
Franco Togni è nato ad Alzano Lombardo, da Felice Togni e Maria Trovesi, secondo di tre figli (ha due sorelle, Patrizia e Monica), e con i genitori risiedeva a Torre Boldone. Sposato con Patrizia Baggi, padre di tre figli, Manuel, Simona e Gabriele, viveva a Sorisole.
Sin da giovane si appassiona alla corsa, tanto che comincia prestissimo, e nel 1973 si iscrive alla neonata Atletica la Torre. Dall'età di 15 anni fino al servizio militare smette di correre, per poi riprendere dedicandosi anche ad altre discipline, come il nuoto pinnato, il ciclismo, lo sci alpinismo e l'alpinismo. A testimonianza di questo, le sue scalate al Monte Bianco, al monte Ararat in Turchia, e a gran parte delle prealpi orobiche. Continua per alcuni anni praticando varie attività sportive, poi verso la fine degli anni '90 si dedica seriamente all'atletica leggera, cominciando ad ottenere i primi risultati; verso la fine degli anni 90, a causa di alcuni infortuni, in particolare alla schiena, Franco si fermerà fino al 2005, rientrando poi gradualmente e tornando ad alti livelli di categoria.
Di seguito alcuni dei suoi risultati più significativi.
All'età di 29 anni comincia a farsi notare nel mondo dell'atletica leggera, partecipando alla 100 km del Passatore del 1989,[2] piazzandosi al 9º posto assoluto con il tempo di 8h10'55"; ma è l'anno successivo dove ottiene il miglior risultato all'ultramaratona, con l'8º posto assoluto e il tempo di 7h08'33", secondo italiano a pochissimi secondi, e dopo aver guidato la gara al primo posto per 70 km circa. Successivamente prende parte alla 12ª edizione della 30 km di Novellara,[3] terminata al primo posto con 1h39'12", gara alla quale parteciperà anche nel 1994 classificandosi al secondo posto assoluto con il tempo di 1h38'55", e nel 1996, vincendola ancora, con il tempo di 1h36'17".
Il suo esordio ad alti livelli nella maratona avviene il 5 novembre del 1995 a Cesano Boscone, dove si classifica al secondo posto con il tempo di 2h14'24". La sua carriera podistica è coronata nel 1996 alla maratona di Carpi,[4] dove si classifica al secondo posto assoluto, solo dietro allo spagnolo Fabián Roncero, e si laurea campione italiano della specialità all'età di 36 anni, con il tempo di 2h12'36" (che all'epoca era anche il record italiano master categoria SM35 sulla distanza[5].
Dal 1993 comincia la sua avventura con la società Tre Stelle Nautica Bolis di Vercurago, e si dedica principalmente alla maratona, seguito dal dottor Bruno Sgherzi.
Il 5 novembre, partecipa alla maratona di Cesano Boscone, prima grande sfida ad alti livelli sulla lunga distanza, classificandosi al 2º posto con il tempo di 2h14'24".
Partecipa il 3 marzo alla maratona di Vigarano, e si posiziona al 2º posto, col tempo di 2h14'44", confermando il periodo di grande forma.
Il più importante traguardo da lui raggiunto, il 13 ottobre a Carpi alla maratona d'Italia, classificandosi al 2º posto solo dietro allo spagnolo Roncero, con il tempo di 2h12'36", primato personale e titolo di campione italiano assoluto.
Ritorna a correre la maratona del titolo italiano a Carpi, ed anche stavolta la gara va bene, chiude in ottava posizione, vincendo il titolo italiano della categoria MM50, con il tempo di 2h34'53".
Partecipa alla maratona di Ravenna il 13 novembre, prova valida per il campionato italiano master, si posiziona al primo posto della categoria SM55, con il tempo di 2h44'06".
Il 26 dicembre, alla mezza di S. Stefano ad Ostiano, provincia di Cremona, vince la gara, seguito dai compagni della Tre stelle nautica Bolis, Carmelo Traini ed Alfredo Cosentino col tempo di 1h06'57"; in questo periodo si allenava col compagno di squadra Vito Cornolti.
Verso la fine dell'anno, il primo di ottobre, gareggia a Pietramurata, la mezza valle dei laghi, conclude al 3º posto, limando ancora il personale a 1h04'32".
L'11 giugno, al campo Saini di Milano, si piazza al primo posto, facendo registrare il tempo di 29'39"05, ottenuto sotto la pioggia, in una gara solitaria.
Il 29 di aprile, presso la pista del campo comunale in via delle valli a Bergamo, fa segnare il suo record sulla distanza, col tempo di 29'16"07, posizionandosi al primo posto.
Al campionato assoluto di Rubiera, Reggio Emilia, si classifica al 9º posto, stoppando il cronometro a 29'20"08, dietro ai più giovani futuri campioni Stefano Baldini e Danilo Goffi, rispettivamente 1º e 3º assoluti.
A Lecco il 25 settembre si corre la staffetta 6×1ora Trofeo Chistolini in pista, Franco conquista la prima posizione con la media dei 18,8 km/h, gara alla quale parteciperà anche l'anno successivo, vincendo ma questa volta raggiungendo la media dei 19 km/h.
Un capitolo molto importante della carriera di Franco, è stato sicuramente quello della corsa in montagna, dove ha ottenuto ottimi risultati, tra cui nel 1992 la vittoria del campionato provinciale, valido per l'anno 90-91, il tutto coronato con la convocazione in nazionale a Tirrenia, nel 1995, e seguito da titoli italiani nella categoria master. Come per la montagna, anche l'off-road era un ottimo terreno per le sue caratteristiche.
Il 14 maggio è al 13º Giro podistico Cles valido per il campionato italiano, distanza 8,5 km, dove Franco si posiziona al 10º posto col tempo di 25'35".
Al 31º Trofeo terza punta di Sesto Fiorentino del 19 maggio, valido per il campionato italiano di corsa in montagna a staffetta, il trio Togni-Cornolti-Invernizzi, chiude al terzo posto col tempo di 1h30'05".
Ad Artavaggio, in provincia di Como, alla gara nazionale di staffetta, conclude al primo posto insieme ai soliti due compagni.
Terzo posto assoluto a Gualdo, Firenze, al campionato italiano di staffetta, il 19 giugno in 30'05".
La prima prova combinata a San Pellegrino Terme del 10 luglio, la scalata al Monte Zucco, percorso di 11 km, valido per campionato italiano, conclude la gara al 9º posto in 53'12".
Alla Roncobello-Laghi Gemelli, conquista la prima posizione, col tempo di 1h36'45", seguito da Vito Cornolti e da Paolo Colombo.
Gara internazionale al Sierre-Zinal in Svizzera, gara dura di 31 km in montagna, conclusa con l'8º posto in 2h44'26", primo degli italiani, tenutasi il 14 agosto.
Gran premio Cariplo di Orzinuovi, inizio gennaio, si laurea campione regionale sulla gara di 9,6 km in 33'27".
Al 5º cross di Inverigo nel mese di febbraio, valido per il campionato italiano di corsa campestre, su un percorso di 12 km, ottiene l'11º posto a 1'23" da Pusterla.
Il 13 febbraio, viste la sua ottima condizione fisica, riceve la convocazione nella nazionale di corsa in montagna, a Tirrenia.
Un'altra pagina sportiva di Franco, è stata il triathlon; durante la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90, partecipa a numerose competizioni, affiliato alla neonata Triathlon Bergamo; già nel 1988 si cimenta ad Alzano in un triathlon composto da skirool, ciclismo e corsa; si classifica al 4º posto.
Verso la metà del 1989 comincia con più frequenza a partecipare a gare competitive, ma dal 90 ottiene i migliori risultati, il 22 luglio a Tolentino, ai campionati assoluti si classifica 20º, poi il 25 del mese successivo a Venezia, all'Ironlion centra il podio al terzo gradino.
Il 1º settembre a Bardolino campionato italiano società, conclude la prestazione al 18º posto (gara alla quale parteciperà anche l'anno successivo, arrivando al 12º posto), mentre il 9 dello stesso mese, partecipa al campionato italiano, tenutosi al lido delle nazioni a Ferrara, nella specialità 'medio' (2,5 km nuoto, 80 km ciclismo, 20 km corsa), classificandosi al terzo posto assoluto.
Sull'onda di questo risultato, pur non facendo parte della nazionale italiana di triathlon, con il permesso della FITri, partecipa al campionato europeo tenutosi a Zofingen in Svizzera il 30 settembre del 1990, che prevedeva 5 km di corsa, 30 km di bicicletta, ed altri 5 km ancora di corsa, posizionandosi al 31º posto. A Pettenasco in provincia di Novara, gareggia al Triathlon Internazionale Lago d'Orta, 1,5 km di nuoto, 40 km di bicicletta e un diecimila finale, 22' per il nuoto, 1 ora la bicicletta e 33'30" la corsa, si classifica 25º assoluto.
Continuò con questa disciplina fin verso la fine del 1992 (anno in cui ottenne il 14º posto nel ranking italiano), poi si dedicò alla corsa, disciplina che gli ha dato i risultati migliori.
Atleta poliedrico, prima di innamorarsi definitivamente dell'atletica leggera, si cimenta in altre discipline sportive, tra cui calcio, nuoto pinnato, ciclismo, passioni che poi non perderà mai nell'arco della sua vita.