François de Noailles (Château de Noillac, 2 luglio 1519 – Bayonne, 19 settembre 1585) è stato un vescovo cattolico e ambasciatore francese, protonotario apostolico, divenne vescovo di Dax nel 1556, ambasciatore francese presso la Repubblica di Venezia negli anni 1560,[1] e ambasciatore di Carlo IX presso l'Impero ottomano dal 1571 al 1575[2].
François fu uno dei tre fratelli che servirono nella diplomazia francese, tre dei diciannove figli di Louis de Noailles e Catherine de Pierre-Buffière.[3]
Nel contesto dell'alleanza franco-ottomana, e l'ottenimento di speciali privilegi diplomatici tra la Francia e l'Impero Ottomano dal 1535-1536, François de Noailles cercò di mantenere il monopolio diplomatico della Francia con l'Impero Ottomano, in modo da avere influenza economica e politica nel Mediterraneo, contro la Spagna e le città-stato italiane.[4]
Dopo la Battaglia di Lepanto, provò a mitigare l'impatto della vittoria cristiana sui turchi, sostenendo che, dopo tutto, non vi erano state, nel complesso, eccessive acquisizioni nei confronti degli Ottomani.[5]
François de Noailles, vescovo di Dax, fu pro ugonotti. Nel 1574 brigò per ottenere il supporto di Selim II in favore di Guglielmo d'Orange e la ribellione olandese.[6] Selim II ha inviato il suo sostegno attraverso un messaggero, che cercò di mettere gli olandesi in contatto con i ribelli moriscos della Spagna e i pirati di Algeri.[7] Selim inoltre inviò una grande flotta che conquistò Tunisi nell'ottobre 1574, riuscendo così a ridurre la pressione spagnola sui Paesi Bassi, e portando ai negoziati della Conferenza di Breda.[7]
François morì a Bayonne il 19 o 20 settembre 1585.[8]
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