Ganglioplegico

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Un gangliplegico, o bloccante gangliare, è un farmaco o qualsiasi sostanza in grado di bloccare la trasmissione postgangliare, agendo sui recettori nicotinici localizzati a livello gangliare.

Poiché i ganglioplegici inibiscono sia il sistema parasimpatico sia il simpatico, gli effetti dipendono dal tono dominante nei vari organi.[1]

Il sistema di inibizione della trasmissione postgangliare è basato principalmente sull'utilizzo di antagonisti nicotinici.

Esempi di questi farmaci sono: esametonio, pentolinio, mecamilamina, trimetafano, pempidina, benzoesonio, clorisondamina e pentamina.

I ganglioplegici sono sempre meno usati a causa dei loro effetti collaterali, e poiché sono disponibili farmaci più selettivi. Sono tuttavia ancora usati in situazioni di emergenza, ad esempio nella dissecazione aortica.

Effetti collaterali

[modifica | modifica wikitesto]

Tra i vari effetti collaterali si segnalano:

  • Cardiovascolari: Ipotensione ortostatica (o posturale), Tachicardia
  • Digerente: secchezza delle fauci, atonia gastrointestinale, ritenzione di urina e problemi digestivi
  • Disfunzioni sessuali: impotenza maschile
  1. ^ PHARMACOLOGY OF GANGLIONIC TRANSMISSION, 1998, su med.howard.edu. URL consultato il 4 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2008).
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 23725