George Rodger (Hale, 19 marzo 1908 – Ashford, 24 luglio 1995) è stato un fotoreporter inglese.
George Rodger, dopo aver lavorato in gioventù nelle navi mercantili britanniche, iniziò a lavorare come fotografo per la BBC. Riuscì ad immortalare il blitz di Londra, fu grazie a questo che si avvicinò alla rivista Life e cominciò a lavorare come fotoreporter di guerra. Fotografò la guerra in Abissinia, dell'Eritrea e del Deserto Occidentale e la liberazione di Francia, Belgio e Paesi Bassi. Fu in Italia che strinse una amicizia importante con Robert Capa.
Rodger è conosciuto per i suoi lavori in Africa e per aver fotografato il campo di concentramento di Bergen-Belsen alla fine della seconda guerra mondiale.
L'esperienza traumatica dei campi di concentramento lo portò ad abbandonare il fotogiornalismo di guerra e a viaggiare in Africa e Medio Oriente, dove realizzò servizi naturalistici ed etnografici.
Nel 1947, fu tra i membri fondatori di Magnum Photos, insieme a Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour e William Vandivert[1]. George per trent'anni lavorò come fotografo freelance. La maggior parte dei servizi fotografici in Africa fu pubblicata sul National Geographic e su altre celebri riviste.
Ebbe moltissimo successo nella sua vita. Morì il 24 luglio 1995.
Era il nonno di Elliot Rodger, l'autore del massacro di Isla Vista del 2014.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 93068361 · ISNI (EN) 0000 0001 1477 6908 · Europeana agent/base/152045 · ULAN (EN) 500088445 · LCCN (EN) n84223896 · GND (DE) 118829866 · BNE (ES) XX1420137 (data) · BNF (FR) cb12014775f (data) · J9U (EN, HE) 987007280187305171 · CONOR.SI (SL) 27036771 |
---|