Gerard John Schaefer jr | |
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Schaefer nel 1970 | |
Soprannomi | Killer Cop, Hangman, il macellaio di Blind Creek |
Nascita | Wisconsin, 25 marzo 1946 |
Morte | Penitenziario della Contea di Bradford, Raiford, 3 dicembre 1995 |
Vittime accertate | 2 |
Vittime sospettate | 34+ |
Periodo omicidi | 1965/1969 - prima metà del 1973 |
Luoghi colpiti | Florida |
Metodi uccisione | accoltellamento, strangolamento: avvicinava la vittima usando il suo mestiere di poliziotto per poi legarla e ucciderla |
Altri crimini | Atti di necrofilia, tortura, cannibalismo, pedofilia, mutilazione, furto, stalking, falso arresto, stupro, tentato omicidio, molestie, sviamento delle indagini |
Arresto | Florida, 7 aprile 1973 |
Provvedimenti | Due ergastoli |
Periodo detenzione | 7 aprile 1973 - 3 dicembre 1995 |
Gerard John Schaefer Jr. (Wisconsin, 25 marzo 1946 – Raiford, 3 dicembre 1995) è stato un serial killer e poliziotto statunitense, operante soprattutto in Florida. Condannato per due omicidi, ne avrebbe commessi in realtà altri 32[1].
Schaefer nacque nel Wisconsin e crebbe ad Atlanta (Georgia) fino al 1960, anno in cui la famiglia si trasferì a Fort Lauderdale (Florida). Il padre si chiamava Gerard e la madre Doris; era il primo di tre bambini. Non ebbe buoni rapporti con il padre, che credeva favorisse la sorella Sara. Da adolescente diventò ossessionato dalla biancheria intima femminile, praticò il cross-dressing e diventò un voyeur spiando di continuo una ragazza del suo quartiere di nome Leigh Hainline. Infine praticò lo zoosadismo, ossia prese gusto a torturare e uccidere gli animali. Secondo delle sue future deposizioni, con la sua abitudine al travestitismo, avrebbe provato ad evitare la leva per la guerra in Vietnam, fingendosi omosessuale.[2] Nel 1964, dopo avere superato la scuola superiore in Florida, si iscrisse all’università. Nello stesso periodo si sposò. Nel 1969 diventò un insegnante, ma fu licenziato dal preside per "comportamenti totalmente inappropriati". Nel settembre 1969 i genitori divorziarono. Dopo avere provato invano a diventare un prete, alla fine del 1971 diventò un agente di pattuglia; aveva 25 anni.
Schaefer utilizzava il fatto di essere un poliziotto per ingannare giovani autostoppiste. Una volta in trappola le legava e torturava; spesso tutto ciò avveniva nei boschi. Il 21 luglio 1972, dopo avere legato ad un albero due giovani autostoppiste (Pamela Sue Wells, 17 anni, e Nancy Ellen Trotter, 18) nel Martin Country, dei poliziotti lo chiamarono dalla sua radio di servizio. Così partì, lasciando le due ragazze legate, pensando di tornare in seguito per continuare i suoi macabri intenti. Durante la sua assenza, le due giovani riuscirono a liberarsi e diedero l'allarme alla stazione di polizia più vicina. Rischiarono comunque di morire poiché, se fossero scivolate, la corda stretta intorno al loro collo le avrebbe strangolate. Quando tornò indietro e non le vide, chiamò la stazione dicendo che aveva fatto "qualcosa di stupido": disse di avere legato le ragazze per spaventarle, affinché non praticassero più l'autostop, che riteneva un mezzo irresponsabile per viaggiare. Schaefer fu arrestato con l'accusa di falso arresto e assalto. Venne rilasciato il 24 luglio in cambio di una cauzione di 15.000$.
Il 27 settembre 1972 torturò e uccise Susan Place (17 anni) e Georgia Jessup (16 anni); seppellì i loro corpi nella Hutchinson Island, che si trova nei pressi della Contea di St. Lucie.
Nel novembre 1972 venne processato per l'aggressione alle due autostoppiste, avvenuto nel mese di luglio. Il 22 dicembre fu trovato colpevole dal giudice D.C. Smith di aggressione aggravata e condannato a scontare un anno di carcere; ebbe una pena più lieve perché patteggiò con la polizia (Plea bargain). Uscì dal carcere nel giugno 1973, dopo circa 6 mesi.
Nell'aprile 1973 i corpi decomposti e macellati delle due vittime assassinate l'anno precedente vennero ritrovati. Esaminandoli, la polizia notò che erano stati legati ad un albero. Notata la somiglianza con il modus operandi di Schaefer, ottenne un permesso per perquisirgli la casa in quanto sospettato. Nella sua camera da letto trovarono una gran quantità di storie scritte da lui che descrivevano stupri, torture e omicidi ai danni di donne; si riferiva a loro con l'appellativo di "whores" ("prostitute"). Vennero trovati anche molti oggetti appartenenti a donne scomparse; si contavano diari, gioielli e addirittura denti. Reperirono anche 11 pistole e 100 foto di donne e di Schaefer con indosso della biancheria femminile.
Fu definitivamente arrestato il 7 aprile 1973 e incriminato di due delitti il 18 maggio. Il processo iniziò il 17 settembre e vide come testimoni le due ragazze che sequestrò nel 1972. Il 4 ottobre venne condannato a due sentenze a vita per i due omicidi del 1972. Una delle prove che lo inchiodò fu una borsa che apparteneva a Susan Place. Inoltre la madre della Place identificò Schaefer come la persona che vide con la figlia e la Jessup per l'ultima volta. Schaefer presentò più volte un ricorso contro la sua condanna dichiarandosi innocente, ma in privato si vantava di aver ucciso più di trentaquattro donne e ragazze. Tutti gli appelli gli vennero rifiutati.
Il 3 dicembre del 1995, all'età di 49 anni, fu trovato morto nella sua cella, ucciso con 42 coltellate alla testa e al collo da un altro prigioniero, forse un criminale trentatreenne di nome Vincent "Vinny" Faustino Rivera, che non confessò mai il delitto. Rivera era incarcerato per due omicidi, avvenuti nel febbraio 1990 a Hillsborough. Fu incriminato il 1º febbraio 1996. L'8 giugno 1999 gli vennero aggiunti 53 anni e 10 mesi alla pena di un ergastolo e 20 anni che stava scontando. Non si conosce di preciso il motivo del suo delitto, ma pare che i due avessero litigato per una tazzina di caffè.
Nel 1989 Sondra London, una scrittrice di libri di criminologia che aveva intrecciato un rapporto con Schaefer, pubblicò il libro Killer Fiction, una raccolta di racconti sadici e disegni trovati in casa sua. Dopo il 1991 Sondra tagliò ogni relazione con il killer e si concentrò su Danny Rolling. Schaefer non apprezzò il gesto e le mandò delle minacce di morte. Nei suoi racconti il killer che uccideva le vittime era spesso un poliziotto.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 63325547 · ISNI (EN) 0000 0000 3408 2199 · LCCN (EN) n98068623 · BNF (FR) cb12930581t (data) |
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