Giovanni Simonelli (allenatore)

Giovanni Simonelli
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex portiere)
Termine carriera1979 - giocatore
30 giugno 2017 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1972-1973Casertana0 (0)
1973-1978Paganese64 (-56)
1975-1976Casertana22 (-20)
1978-1979Frattese25 (-38)
Carriera da allenatore
1980-1981Afragolese
1981-1982Saviano
1982-1983Boys Caivanese
1983-1984Saviano
1984-1985Palmese
1985-1986Boys Caivanese
1987-1988Giugliano
1988-1989Afragolese
1989-1990Nola
1990-1991Sangiuseppese
1991-1992Salernitana
1992-1994Sangiuseppese
1994-1995Giulianova
1995-1996Nola
1996-1997Bisceglie
1997-1998Nocerina
1998-1999Nocerina
1999-2000Catania
2000-2001Ascoli
2001-2002Taranto
2002-2004Pisa
2004-2005Pescara
2005-2006Martina
2006-2008Benevento
2008-2009Sorrento
2010-2011Sorrento
2011Benevento
2012Benevento
2013-2014Sorrento
2016-2017Nocerina
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Giovanni Simonelli, detto Gianni (Nola, 23 ottobre 1952), è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

Cresciuto nella Casertana, iniziò a giocare, poco più che ventenne, difendendo i pali della Paganese[1] nel campionato di Serie D 1973-1974[2]. Inizialmente relegato in panchina dall'allenatore Nicola D'Alessio, dalla quarta giornata divenne titolare[2]. In quel campionato rimase imbattuto per 11 gare per un totale di 1041 minuti di porta inviolata[2].
L'anno successivo fu riconfermato titolare anche dal nuovo allenatore Giancarlo Vitali[2] prima, Gennaro Rambone[2] poi, collezionando 33 presenze a fine campionato, per totali 64 gare di militanza nel club salernitano. Nelle stagioni seguenti, dopo una parentesi alla Casertana, di ritorno alla Paganese è relegato al ruolo di comprimario[2].
Nel 1978 militò nella Frattese[1][3] sempre in Serie D.

Originario di Saviano, ha cominciato la propria carriera nella locale formazione calcistica[2].

Soprannominato "filosofo" e "professore"[1] per il suo amore per gli studi classici culminati con la laurea in lettere classiche[4]. i suoi risultati più eclatanti sono state le promozioni in Serie C1 con il Nola (1989-1990) e il Benevento[1] (2007-2008).

Sempre nel 2007-2008 con i sanniti disputò anche la finale di Coppa Italia Lega Pro, uscendo però sconfitto dal doppio confronto con il Bassano Virtus di Ezio Glerean[5]. Ben altra musica nell'edizione successiva (2008-2009) quando, sulla panchina del Sorrento, si aggiudicò il trofeo superando la Cremonese nell'atto conclusivo[6].

Alla Nocerina, nella stagione 1997-1998, perse la finale dei play-off per la Serie B contro la Ternana[7]. Analoga sorte gli toccò nel 2001-2002, quando a prevalere sul suo Taranto fu il Catania[8], e nel 2002-2003, al Pisa, contro l'AlbinoLeffe.

Il rapporto negativo di Simonelli (che fu eliminato in semifinale anche nel 2000-2001 quando era all'Ascoli[9]) con gli spareggi-promozione si confermò anche a Sorrento, stagione 2010-2011, dove fu eliminato in semifinale dal Verona[10] nonostante avesse chiuso il torneo al secondo posto.

Nel 2004-05 allenò in Serie B sedendosi sulla panchina del Pescara, ma il campionato si concluse con un'amara retrocessione influenzata anche da un'adeguata mancata sostituzione di Calaiò, ceduto al Napoli nel mercato invernale.

Il 30 novembre dello stesso anno Simonelli fu chiamato sulla panchina del Martina (Serie C1), che disincagliò dai bassifondi della classifica fino a condurlo al 7º posto finale frutto di 33 punti in 21 giornate.

Il 25 novembre 2013 fu nuovamente richiamato dal Sorrento al posto di Luca Chiappino, esonerato dopo la sconfitta contro il Martina Franca. In quel momento, i rossoneri erano al quartultimo posto in Lega Pro Seconda Divisione[11] con 12 punti (3 V, 3 N e 7 S). Sotto la direzione di Simonelli, rimontarono fino al 9º posto, totalizzando 33 punti in 21 partite, ma furono costretti comunque a giocare i play-out a causa del regolamento del campionato di quella stagione, uscendo sconfitti dalla sfida contro l'Arzanese.

Nel novembre del 2016, ritorna dopo 17 anni alla Nocerina subentrando al tecnico Vincenzo Maiuri[12]. Con i rossoneri si piazza al terzo posto del girone H Serie D, vincendo poi i play-off di girone contro il Trastevere, spareggi poi solo onorifici in quanto il club non presenterà poi domanda di ripescaggio in C.[13] A fine stagione lascia poi il club rossonero.

Competizioni nazionali

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Paganese: 1975-1976

Competizioni nazionali

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Benevento: 2007-2008
Sorrento: 2008-2009
  1. ^ a b c d Francesco Carluccio, Cabala e curiosità – Brini ex portiere come Simonelli, ultimo allenatore promosso a Benevento, benevento.ottopagine.net, 20 gennaio 2014. URL consultato il 17 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2014).
  2. ^ a b c d e f g Simonelli e la Paganese: un grande amore, su sspaganese1926.blogspot.it, sspaganese1926.it. URL consultato il 17 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2014).
  3. ^ Pezzullo, pag. 27.
  4. ^ Graziani dà lezione di difesa, in la Repubblica, 17 maggio 2008.
  5. ^ Il Bassano vince la coppa Italia. A Benevento finisce 1-1 - Lega Pro - Resport Archiviato il 5 marzo 2014 in Internet Archive.
  6. ^ » Finale Coppa Italia Lega Pro: Sorrento-Cremonese 1-0. Festeggiano gli uomini di Simonelli VOCESPORT: Voce Sport quotidiano d\'informazione sportiva campana. Diretto da Ennio Carabelli.[collegamento interrotto]
  7. ^ Ternana, è finito l'esilio, in Gazzetta dello Sport, 15 giugno 1998.
  8. ^ Graziani dà lezione di difesa, in Gazzetta dello Sport, 10 giugno 2002.
  9. ^ Catania Messina derby finale, in Gazzetta dello Sport, 4 giugno 2001.
  10. ^ Berrettoni, acuto decisivo Il Verona si prende la finale, in Gazzetta dello Sport, 6 giugno 2011.
  11. ^ Sorrento, presentato Simonelli: "Sono motivato, la squadra è valida", su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 27 novembre 2013.
  12. ^ Simonelli allenatore della Nocerina - Ottopagine.it Salerno, su ottopagine.it. URL consultato il 2 febbraio 2017.
  13. ^ Copia archiviata, su nocerinalive.it. URL consultato l'11 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2020).

Collegamenti esterni

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