Giro di Campania | |
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Sport | |
Tipo | Gara individuale |
Categoria | Uomini Professionisti |
Federazione | Unione Ciclistica Internazionale |
Paese | Italia |
Organizzatore | Il Mattino |
Cadenza | Annuale |
Partecipanti | Variabile |
Formula | Corsa in linea/Corsa a tappe |
Storia | |
Fondazione | 1911 |
Soppressione | 2001 |
Numero edizioni | 63 |
Record vittorie | Learco Guerra (3) |
Il Giro di Campania è stata una corsa in linea (56 edizioni) e una corsa a tappe (7 edizioni) maschile di ciclismo su strada, che si svolse in Campania, dal 1911 al 2001.
Venne organizzato per la prima volta nel 1911, per volontà di alcuni giornalisti de Il Mattino; la corsa però fu molto travagliata, causa anche le pessime condizioni delle strade campane e sino al 1931 non ebbe una cadenza annuale, anzi, fino a quella data solo sette furono le edizioni disputate, e tutte quante come corsa a tappe.
Nel 1931 si trasformò da gara a tappe a corsa in linea e la sua fortuna aumentò, grazie anche al lavoro di promozione e di rilancio operata da Gino Palumbo, che la fece diventare una delle classiche del panorama ciclistico italiano. Il 28 marzo 1973, durante la quarantunesima edizione, la manifestazione venne interrotta a causa di un blocco stradale. Nel 1977 la gara fu anche valida come Campionato Italiano. Durante gli anni novanta la corsa ebbe problemi economici ed organizzativi che ne intaccarono il prestigio tanto da non farla disputare per diversi anni; nel 2000 e nel 2001 venne riproposta nel calendario, ma poi fu nuovamente soppressa.
Quello della classica campana era un percorso duro e selettivo, che raramente consentì l'arrivo a ranghi compatti, poiché presentava i suoi punti salienti nelle probanti salite intorno a Napoli (quella del Vesuvio su tutte) e negli strappi della costiera amalfitana.
Aggiornato all'edizione 2001.[1] In corsivo l'edizione non ufficiale.