Giusto Utens, nome italianizzato di Iustus van Utens (Bruxelles, ... – Carrara, 1609), è stato un pittore fiammingo attivo in Italia.
Trasferitosi a Carrara intorno al 1580, qui si sposò nel 1588 e vi morì nel 1609, lasciando un figlio, Domenico, anch'egli pittore.
La sua opera più famosa è la serie di quattordici lunette raffiguranti le ville medicee (1599-1602), con idilliache vedute aeree di precisione calligrafica, molto decorative e preziose testimonianze sull'aspetto di questi edifici nel passato. Esse furono dipinte per la villa Medicea di Artimino come "inventario" (diremmo oggi "catasto") dei possedimenti del granduca Ferdinando I de' Medici, e dopo vari spostamenti, sono conservate oggi nella villa della Petraia a Firenze. In origine erano 17, ma solo 14 ci sono pervenute.
Le ville raffigurate sono:
Si pensa che nelle tre lunette mancanti fossero dipinte la Villa medicea di Artimino e, forse, la Villa medicea di Careggi. In ogni caso nei primi anni del Novecento un anonimo artista realizzò tre lunette per completare la serie, ispirate alle vedute settecentesche di Giuseppe Zocchi e di stile completamente diverso, senza prospettiva "a volo d'uccello", raffiguranti la villa di Careggi, quella di Cerreto Guidi e quella di Poggio Imperiale (che all'epoca di Utens si sarebbe chiamata secondo l'antica denominazione "Poggio Baroncelli").
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