Tarantola gigante guaraní | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Infraordine | Mygalomorphae |
Famiglia | Theraphosidae |
Genere | Grammostola Simon, 1892 |
Specie | G. grossa |
Nomenclatura binomiale | |
Grammostola grossa Ausserer, 1871 |
La tarantola gigante guaraní (Grammostola grossa Ausserer, 1871) è una tarantola originaria del Sud America. È endemica di Brasile, Paraguay, Uruguay e Argentina.
La specie è stata descritta nel 1871 dall'austriaco Anton Ausserer, mentre il suo nome comune è stato inventato nel XXI secolo dall'antropologo Nils Seethaler. Il nome è stato dato al ragno a causa della sua abbondanza nell'area di insediamento dei Guaraní, la cui agricoltura e il relativo disboscamento hanno ampliato il suo areale.[1][2][3]
Con una lunghezza del corpo che arriva fino a 8 cm, essa è una delle tarantole più grandi. Ha un colore nero-marrone. Come tutte le specie di Grammostola, presenta pelo urticante, di colore marrone, ben visibile sull'addome, e appartiene quindi ai cosiddetti ragni bombardieri[non chiaro]. Per quanto riguarda l'aspettativa di vita, si stima che le femmine possano vivere fino a 25 anni.[4]
La tarantola gigante guaraní è una tarantola terrestre. Si nasconde sotto radici, pezzi di corteccia, pietre o foglie cadute. Nei mesi più freddi, durante la muta e durante la cura della covata, essa si rifugia in tane che chiude con seta di ragno.[5] L'allevamento, l'agricoltura ed il disboscamento praticati dall'uomo hanno permesso la diffusione di questa specie. Molti di questi ragni si trovano difatti nei pascoli del bestiame e ai margini delle foreste.[6]