Grgur Branković | |
---|---|
Affresco del 1429, Monastero di Esphigmenou | |
Principe di Serbia | |
Nascita | Vučitrn, Despotato di Serbia (oggi Kosovo), 1415 |
Morte | Monastero di Hilandar, Monte Athos, Despotato di Serbia (oggi Comunità autonoma del monte Athos, Grecia), 16 ottobre 1459 |
Luogo di sepoltura | Monastero di Hilandar |
Dinastia | Branković |
Padre | Đurađ Branković |
Madre | Irene Cantacuzena |
Coniuge | Jelisaveta (?) |
Figli | Vuk Grgurević |
Religione | Cristianesimo ortodosso |
Grgur Branković (italiano: Gregorio Branković; Vučitrn, 1415 – Monte Athos, 16 ottobre 1459) è stato un nobile serbo, figlio del despota Đurađ Branković.
Nato nel 1415 a Vučitrn, era figlio di Durad Branković, despota di Serbia dal 1427, e di Irene Cantacuzena, principessa bizantina. Aveva tre fratelli, Todor, morto infante, Stefan e Lazar, che divennero entrambi despoti; e due sorelle, Mara, che sposò il sultano ottomano Murad II, e Caterina[1].
Nel 1439, malgrado il tentativo di scongiurare un'invasione ottomana tramite il matrimonio di Mara nel 1435, Murad II conquistò la Serbia e installò Grgur a Smederevo come governatore vassallo dei territori meridionali[2]. Nell'inverno 1440, Durad attraversò detti territori diretto verso Zeta, insieme alla moglie e diverse centinaia di cavalieri, allo scopo di mobilitare un esercito con cui riconquistare il regno. Di conseguenza, nell'aprile 1441, Grgur fu accusato di tradimento, arrestato e condotto ad Amasya, dove venne accecato prima di essere rimandato da sua madre[3][4]. Nel 1457, subito dopo la morte del padre, Irene tentò di fuggire a Costantinopoli, conquistata da Mehmed II, figliastro di Mara, per sfuggire al figlio Lazar, portando con sé Grgur, ma fallì e morì qualche mese dopo[5].
Non si hanno più notizie di Grgur fino al 1458, quando, morti entrambi sia i genitori che il fratello Lazar, tentò di reclamare il trono serbo per sé o per suo figlio Vuk[6][7]. Sconfitto dal fratello Stefan, si ritirò nel monastero di Hilandar, dove prese i voti col nome di Germanus. Morì lì e vi venne sepolto il 16 ottobre 1459[6][8][9][10].
Sebbene le genealogie più antiche lo reputino scapolo, fonti più tarde lo indicano sposato o comunque legato a una donna chiamata Jelisaveta, che potrebbe essere anche la madre di suo figlio, legittimo o meno:[11]
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Branko Mladenović | Mladen | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Vuk Branković | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Đurađ Branković, despota di Serbia | |||||||||||||
Lazar Hrebeljanović, principe di Serbia | Pribac Hrebeljanović | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Mara Lazarević | |||||||||||||
Milica Nemanjić | Vratko Nemanjić | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Grgur Branković, principe di Serbia | |||||||||||||
Matteo Cantacuzeno, despota di Morea | Giovanni VI Cantacuzeno, basileus dei Romei | ||||||||||||
Irene Asanina | |||||||||||||
Teodoro Paleologo Cantacuzeno | |||||||||||||
Irene Paleologa | Demetrio Paleologo | ||||||||||||
Teodora Comnena | |||||||||||||
Irene Cantacuzena | |||||||||||||
Giovanni Uroš, despota di Tessaglia | Simeon Uroš, despota di Tessaglia | ||||||||||||
Tommasa d'Epiro | |||||||||||||
Elena Ouresina Doucaina | |||||||||||||
N. Radoslava | Radoslav Hlapen | ||||||||||||
… | |||||||||||||