Griffon bleu de Gascogne

Griffon bleu de Gascogne
Classificazione FCI - n. 32
Gruppo6 Segugi e cani per pista di sangue
Sezione1 Cani da seguita
Sottosezione1.2 Di taglia media
Standard n.32 del 24/01/1996 (en )
Nome originaleGriffon Bleu de Gascogne
Tipobraccoide
OrigineFrancia (bandiera) Francia
Altezza al garresemaschi 50-57 cm; femmine 48-55 cm
Peso ideale15 kg circa
Razze canine

Il griffon bleu de Gascogne,[1] grazie alla sua velocità, è un eccellente cacciatore di lepri, ed il suo fine odorato gli permette inoltre di essere un ottimo ausiliare per la traccia del cinghiale. Originario della Guascogna e della zona pirenaica della Francia, la razza deriva dall'incrocio del Grand Bleu de Gascogne con alcune razze di griffoni. Dopo essere quasi scomparsa dalla cinofilia ufficiale, la razza gode ora di un importante rinnovamento.

Caratteristiche fisiche

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Una femmina di Griffon Bleu de Gascogne.

Griffone dall'aspetto rustico, di solida corporatura e basso sugli arti, questo cane è dotato di pelo duro e ruvido, non troppo lungo, con mantello interamente moschettato (nero e bianco), che dà un riflesso blu-ardesia, macchie nere più o meno estese, e focature sulle arcate sopracciliari, sulle guance, sulle labbra ecc.

La testa è asciutta, con stop non troppo marcato e canna nasale diritta o lievemente montonina. Il tartufo è nero e largo, con narici ben aperte. Gli occhi sono di forma ovale e color castano scuro. Le orecchie, di media lunghezza, morbide e poco appuntite, sono attaccate basse e accartocciate.

La coda è abbastanza lunga e portata a sciabola.

Il fine olfatto, la voce sonora, la diligenza nel modo di cacciare, l'ardore ed il coraggio ne fanno un ottimo cane da caccia. È inoltre un animale dolce ed affettuoso, ed è per questo apprezzato anche come cane da compagnia.

  1. ^ Copia archiviata (PDF), su enci.it. URL consultato il 26 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2013).
  • "Cani. Conoscere, riconoscere e allevare tutte le razze canine più note del mondo", a cura di Rino Falappi, De Agostini, 2003. ISBN 88-418-0997-3

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