Guerra e pace | |
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Titolo originale | Voyna i mir |
Lingua originale | Russo |
Genere | opera lirica |
Musica | Sergej Sergeevič Prokof'ev |
Libretto | Sergej Sergeevič Prokof'ev e Mira Mendelssohn |
Fonti letterarie | Guerra e pace di Lev Tolstoj |
Atti | 2 |
Epoca di composizione | 1941 - 1942 |
Prima rappr. | (con accompagnamento di pianoforte) Mosca, Club dell'Attore, 17 ottobre 1944 |
Teatro | Mosca, Sala grande del Conservatorio, 7 giugno 1945 |
Versioni successive | |
(versione definitiva) 1 giugno 1955, Leningrado, Teatro dell'Opera | |
Guerra e pace (titolo originale russo Война и мир, Voyna i mir) op. 91 è un'opera lirica in due parti e tredici quadri scritta da Sergej Prokof'ev fra il 1941 e il 1942; il libretto è tratto dal romanzo omonimo di Lev Tolstoj ed è stato scritto dal compositore insieme a Mira Mendelssohn.
Nell'agosto 1941 Prokof'ev, subito dopo l'invasione tedesca della Russia che minacciava Mosca, decise, su invito delle autorità, di stabilirsi nel Caucaso a Nal'čik, vicino all'abitazione dell'amico Nikolaj Mjaskovskij e dove si trovavano rifugiati già altri artisti. Dopo aver scritto alcune opere di argomento patriottico, come la suite Anno 1941 op.90, egli iniziò a dedicarsi a un progetto a cui pensava da tempo, un'opera lirica sul testo del romanzo di Tolstoj, Guerra e pace.
La particolare situazione storica che presentava notevoli analogie con i fatti narrati da Tolstoj, influirono sulla scelta del musicista che cercava di manifestare la sua sincera vicinanza alla patria con il suo lavoro.[1] Già nel mese di aprile Prokof'ev aveva scritto un abbozzo di libretto, terminandolo a luglio prima ancora di giungere nel Caucaso. Avendo avuto la necessaria approvazione del Comitato delle Arti, il musicista iniziò a scrivere la partitura il 15 di agosto mentre rifiniva il libretto insieme alla compagna Mira Mendelssohn.
Dopo alcune settimane, poiché l'esercito tedesco aveva occupato l'Ucraina e minacciava il Caucaso, Prokof'ev e gli altri artisti presenti a Nal'čik si dovettero spostare in Georgia a Tbilisi. Qui il compositore, mentre collaborava al film Ivan il Terribile con il regista Ėjzenštejn, terminò la partitura di Guerra e pace per canto e pianoforte il 13 aprile 1942. Egli mandò subito la sua opera a Mosca per l'approvazione. Con sua grande sorpresa, dopo alcuni giorni, ricevette una lettera di Dmitrij Šostakovič che aveva avuto l'occasione di visionare la nuova opera rimanendone favorevolmente impressionato.[2] La Commissione per le Arti rispose poi al compositore raccomandandogli di accentuare il carattere patriottico del lavoro, soprattutto nella seconda parte sulla guerra, sottolinendo l'impegno avuto dal popolo russo nel 1812.[3]
Prokofiev si dedicò quindi alla strumentazione dell'opera cercando di realizzare gli aggiustamenti richiesti inserendo altre parti e dando enfasi al finale. Una prima esecuzione di Guerra e pace era stata programmata al Teatro Bol'šoj per l'autunno del 1943, ma non fu realizzata per motivi bellici. Una versione concertistica e molto ridotta, di soli undici quadri, ebbe poi luogo a Mosca il 7 giugno 1945 alla Sala Grande del Conservatorio con la direzione di Samuel Samosud.[4] In seguito furono rappresentati i primi otto quadri al Teatro Maly di Leningrado il 12 giugno 1946; il successo fu tale che furono date ben cinquanta repliche della rappresentazione.[3]
Il compositore continuò comunque a ritoccare, correggere e perfezionare il suo lavoro fino a dopo il 1947, ma non riuscì mai a vedere rappresentata la sua opera finché era in vita. La prima esecuzione della versione revisionata e definitiva avvenne infatti a Leningrado al Teatro dell'Opera il primo giugno 1955 con la direzione di Eduard Grikurov.
I personaggi di Guerra e pace sono in totale settanta, oltre al coro che rappresenta gli ospiti al ballo, gli abitanti di Mosca, contadini, esercito russo, partigiani, soldati francesi.
Consapevole della difficoltà di ridurre a libretto un'opera così complessa come il romanzo di Tolstoj, Prokof'ev dovette operare delle scelte, scindendo la storia in due parti: la prima, in sette quadri, che narra le vicende in tempo di pace con gli aspetti familiari e intimi dei personaggi della nobiltà e l'altra, in cinque quadri, che punta sull'aspetto epico della guerra con la battaglia di Borodino e le vicende a essa connesse.[5]
L'azione si svolge in Russia fra il 1809 e il 1812.
Trasformare il romanzo di Tolstoj in opera lirica fu un'impresa ardua per Prokof'ev; gli ostacoli principali furono di natura drammaturgica in quanto il libretto doveva per forza di cose essere più breve rispetto a un'opera in prosa, proprio per i tempi dilatati della musica e del canto.[6] Il compositore dovette separare nettamente le vicende private da quelle della guerra che invece nel romanzo sono strettamente intrecciate.
Nella prima parte la storia amorosa di Nataša è trattata da Prokof'ev liricamente con grande efficacia. Vi sono momenti di grande risalto come il duetto fra la giovane e la cugina Sonja, che è un intenso inno alla natura, o il valzer danzato dal principe con l'amata, venato di sottile malinconia o ancora la melodiosa aria intonata da Nataša quando legge la lettera di Kuraghin.[7] La seconda parte, sulla guerra, è meno riuscita, soprattutto dovette subire molti rimaneggiamenti dovuti all'interferenza del Comitato delle Arti che sicuramente falsarono la libertà d'espressione del musicista e resero alcuni personaggi, come Kutuzov, piuttosto retorici e un po' sopra le righe.[5] Le scene appaiono poi slegate nei diversi quadri sulla guerra, minati a volte da un'enfasi ideologica. Prokof'ev dovette poi fare attenzione a non appesantire l'opera con una durata eccessiva; Guerra e pace dura poco più di quattro ore, tuttavia non è mai debordante pur essendo di notevole lunghezza.
Musicalmente l'opera rispecchia il tradizionale dramma cantato con la declamazione da parte dei personaggi; l'orchestra invece sostiene la parte puramente melodica con un gran numero di motivi. La partitura di Prokof'ev fa spesso ricorso a echi musicali folclorici rivisitati, ma sempre emotivamente rievocativi.[8] Come spesso si riscontra nei suoi lavori, Prokof'ev attinge a sue opere precedenti utilizzando brani e motivi, rielaborandoli e inserendoli nella nuova partitura; così ritroviamo arie dall'Evgenij Oneghin, musiche di scena scritte nel 1937, e brani tratti dalla colonna sonora di Ivan il Terribile; questi ultimi si notano soprattutto nell'aria tormentata di Kutuzov che nella sua enfasi vuole essere un chiaro omaggio a Stalin.[9]
Ottavino, due flauti, due oboi, corno inglese, due clarinetti, clarinetto basso, due fagotti, controfagotto, quattro corni, tre trombe, tre tromboni, basso tuba, timpani, triangolo, tamburello, tamburo di legno, grancassa, piatti, tam-tam, xilofono, glockenspiel, arpa, archi.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 176201023 · LCCN (EN) n85174220 · GND (DE) 300232063 · BNF (FR) cb139172388 (data) · J9U (EN, HE) 987007452372505171 |
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