Guilielmus Xylander, noto anche come Wilhelm Holtzman e italianizzato in Guglielmo Xilandro (Augusta, 26 dicembre 1532 – Heidelberg, 10 febbraio 1576), è stato un umanista, filologo classico e traduttore tedesco.
Nato ad Augusta, studiò filologia classica, ebraico e filosofia all'Università di Tubinga; dal 1558 fu nominato successore di Jakob Micyllus nella cattedra di greco all'Università di Heidelberg e nel 1562 ottenne la cattedra di logica (publicus organi Aristotelici interpres) nella stessa università.[1] A partire dal 1561 fu bibliotecario presso la Biblioteca palatina di Heidelberg.
Di fede protestante, Xylander era un convinto erastiano.[2]
Xylander fu autore di numerosi lavori importanti, traduzioni in latino di Dione Cassio (1558), Plutarco (1560-1570) e Strabone (1571).
Curò (1568) l'edizione critica del De urbibus di Stefano di Bisanzio; della Periegesi della Grecia di Pausania (completata dopo la sua morte da Friedrich Sylburg, 1583); dei Colloqui con sé stesso di Marco Aurelio (1558), (editio princeps, basata su un manoscritto di Heidelberg oggi perduto); di Antonino Liberale, Flegonte di Tralles, e Antigono di Caristo - tutti paradossografi (1568) e della Σύνοψις ἱστοριῶν di Giorgio Cedreno (1566). Tradusse in tedesco i primi sei libri degli Elementi di Euclide e in latino l'Arithmetica di Diofanto,[3] e il De quattuor mathematicis scientiis di Michele Psello.[1]
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