Hafdís Huld

Hafdís Huld
Huld esibendosi a Birmingham nel 2007
NazionalitàIslanda (bandiera) Islanda
GenereFolk pop[1]
Periodo di attività musicale1995 – in attività
EtichettaMVine, Alda, Red Grape
Album pubblicati10
Studio10
Sito ufficiale

Hafdís Huld Þrastardóttir, conosciuta come Hafdís Huld (Reykjavík, 22 maggio 1979), è una cantante e attrice islandese.

Originaria di Reykjavík, ha studiato presso il College of Creative Media di Londra, dove si è laureata nel 2006.[2] Nello stesso anno ha intrapreso la carriera musicale da solista, pubblicando l'album in studio di debutto Dirty Paper Cup.[2] La popolarità del disco le ha conferito due candidature all'Íslensku tónlistarverðlaunin, il principale riconoscimento musicale, vincendone una come Album pop dell'anno.[3] Vögguvísur, terzo album dell'artista, ha visto un particolare successo, poiché oltre ad essere stato uno dei 26 dischi di maggior successo del 2012 in Islanda con 1 585 CD venduti,[4] ha totalizzato 9 982 unità combinate fra il 2016 e il 2020,[5][6][7][8][9] ricevendo la certificazione di doppio platino nel 2022.[10] È inoltre stato il disco più venduto a livello nazionale per quattro anni consecutivi;[9][11][12] in particolar modo, sempre nel 2023 si è confermato come l'album col maggior numero di unità equivalenti registrate in suolo islandese (9 621) da Dýrð í dauðaþögn di Ásgeir Trausti,[13] che ne accumulò 22 800 nel corso del 2012.[14]

Album in studio

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  • 2006 – Dirty Paper Cup
  • 2009 – Synchronised Swimmers
  • 2012 – Vögguvísur/Lullabies
  • 2014 – Home
  • 2017 – Barnavísur
  • 2017 – Dare to Dream Small
  • 2019 – Variations
  • 2021 – Sumarkveðja
  • 2021 – Við Jólatréð
  • 2024 – Darkest Night
  • 2007 – Tomoko
  • 2009 – Kongulo
  • 2014 – Lucky
  • 2018 – Violet
  • 2018 – One Moment in Time
  • 2018 – Jólin mín
  • 2021 – Sól sól skín á mig
  • 2023 – Sleep My Darling
  • 2023 – Under a Blue Sky
  • 2023 – Darkest Night
  • 2024 – Hindsight
  • The Icelandic Dream, regia di Róbert Ingi Douglas (2000)
  • Villiljós, regia di Inga Lísa Middleton, Dagur Kári, Ragnar Bragason, Ásgrímur Sverrisson e Einar Thór Gunnlaugsson (2001)
  • A Legend to Ride – serie TV (1997)
  1. ^ (EN) Michael Cragg, Hafdís Huld: Synchronised Swimmers, su The Guardian, 24 giugno 2010. URL consultato il 1º maggio 2021.
  2. ^ a b (EN) Hafdis Huld – Folk Pop Storyteller, su Kreol Magazine, 30 ottobre 2018. URL consultato il 1º maggio 2021.
  3. ^ (IS) Vinningshafar og tilnefningar fyrri ára, su Íslensku tónlistarverðlaunin. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2016). Selezionare "2006".
  4. ^ (IS) Upplagseftirlit 2012 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  5. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2016, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  6. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2017, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  7. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2018, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  8. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2019, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).
  9. ^ a b (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 1º maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).
  10. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 11, 2022, su Plötutíðindi. URL consultato il 21 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2022).
  11. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2021, su Plötutíðindi. URL consultato l'11 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2022).
  12. ^ (IS) Markaðsskýrsla Upplagseftirlit 2022 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 10 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2023).
  13. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – 2023, su Plötutíðindi. URL consultato il 9 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2024).
  14. ^ (IS) Upplagseftirlit 2012 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 10 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN129774930 · ISNI (EN0000 0000 8911 7117 · Europeana agent/base/52199 · LCCN (ENn2013026214 · GND (DE14205612X