Halazone | |
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Nome IUPAC | |
Acido 4-(diclorosulfamoil)benzoico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C7H5Cl2NO4S |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 201-253-1 |
PubChem | 3552 |
SMILES | C1=CC(=CC=C1C(=O)O)S(=O)(=O)N(Cl)Cl |
Indicazioni di sicurezza | |
L'halazone (acido 4-(diclorosulfmoil)benzoico) è un composto chimico di formula C7H5Cl2NO4S, talvolta riportata come (HOOC)(C6H4)(SO2)(NCl2). Un sinonimo è acido p-sulfondicloroammidobenzoico, mentre nomi commerciali comuni sono Pantocide e Zeptabs.[1] In passato è stato uno dei principali agenti disinfettanti per l'acqua.[2] L'odore ricorda molto quello del cloro.[3]
Nel secolo scorso l'halazone, venduto in pastiglie, serviva principalmente per disinfettare l'acqua da bere.[3] Il dosaggio tipico era di 4 mg/L.[4][5] Le pastiglie si sono diffuse maggiormente anche in Europa durante la Seconda guerra mondiale, quando le truppe statunitensi se ne servivano per purificare l'acqua. I flaconi di halazone erano accessori comuni nelle razioni C americane, destinate all'alimentazione dei soldati.[6]
Almeno tre soldati USA su 4 bevevano acqua precedentemente trattata con halazone.[7] In molti, però, restavano diffidenti perché spesso l'acqua non aveva il caratteristico sapore di "pulito".[8] Si hanno anche resoconti di soldati che contrassero infezioni o diarrea nonostante l'utilizzo del composto.[9]
Il problema dell'halazone riguarda la sua brevissima scadenza una volta aperta la confezione (in genere due-tre giorni), mentre le pasticche a base di iodio possono essere utilizzate anche a tre mesi dall'apertura. Per questo impiego l'halazone è stato sostituito dal dicloroisocianurato di sodio.
Soluzioni diluite di hazalone (da 4 a 8 ppm in contenuto di cloro libero) erano utilizzate anche per disinfettare le lenti a contatto[10] oppure come spermicida.[11] Il composto, infine, funge da antimicrobico atipico e da inibitore dell'anidrasi carbonica II.[2]
L'halazone agisce da disinfettante principalmente grazie all'acido ipocloroso (HClO) che viene rilasciato per idrolisi dei legami cloro-azoto quando il prodotto (solitamente in forma di pastiglie) viene disciolto in acqua.[10]
L'acido ipocloroso è un potente ossidante e agente clorurante, in grado di distruggere o comunque denaturare molti composti organici, rendendo l'acqua, di conseguenza, maggiormente potabile.
L'halazone si può preparare tramite clorurazione dell'acido p-sulfonammidobenzoico, oppure per ossidazione della diclorammina-T con il permanganato di potassio in ambiente debolmente alcalino.[2][12]