Helminthotheca Zinn, 1757 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico Johann Gottfried Zinn (1727-1759) nella pubblicazione " Catalogus Plantarum Horti Academici et Agri Gottingensis. Gottingae (Göttingen) " (Cat. Pl. Gott. 430) del 1757 .[3]
Habitus. Le specie di questo genere, con cicli biologici annuali e perenni, sono piante non molto alte con fusti in genere eretti e ascendenti. Tutte le specie del gruppo sono provviste di latice. Le piante sono provviste di peli rigidi a forma di ancora.[4][5][6][7][8][9][10]
Fusto. Gli scapi fiorali possono essere cavi e più o meno afilli; possono originare direttamente dal rizoma. In alcuni casi i fusti sono ramificati. Le radici in genere sono di tipo fittonante.
Foglie. Sono presenti sia foglie delle rosette basali che cauline con disposizione alterna. Le lamine sono intere o dentate oppure profondamente incise. In maggioranza sono ricoperte da peli ispidi e irsuti.
Infiorescenza. L'infiorescenza è composta da uno o più capolini terminali. I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da diverse brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro ha una forma più o meno cilindrica ed è formato da due (o più) serie di brattee. Le brattee esterne hanno delle forme da ovate a cordate; quelle interne sono lanceolate. Il ricettacolo, alla base dei fiori, è nudo.
Fiori. I fiori, tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, talvolta eteromorfici, sono provvisti di un lungo becco. Il pappo è formato da setole piumose con pinnule rigide.
Le specie di questo gruppo sono relative alla regione mediterranea (Europa, Asia mediterranea e Africa settentrionale).[2] Il NordAfrica occidentale con le sue catene montuose del Medio Atlante e la sua estensione settentrionale del "Rif" si è rivelata come l'area ancestrale del genere.[9]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Hypochaeridinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Hypochaeridinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è posizionata nel "core" del gruppo , vicina alle sottotribù Crepidinae e Chondrillinae.[8]
I seguenti caratteri sono distintivi per la sottotribù:[7]
Il nucleo della sottotribù Hypochaeridinae è l'alleanza Hypochaeris-Leontodon/Picris e formano (insieme ad altri generi minori) un "gruppo fratello". Rispetto a precedenti raggruppamenti delle Hypochaeridinae, diversi generi sono stati esclusi dalla circoscrizione rivista sulla base di recenti analisi filogenetiche molecolari. Il gruppo attualmente si presenta monofiletico (a parte l'enigmatica Prenanthes purpurea attualmente descritta nelle Lactucinae).[9] Il genere di questa voce, nell'ambito della sottostribù occupa una posizione politomica (tricotomia) nel "core" del gruppo insieme al genere Leontodon (sezione Thrincia) e Picris al quale risulta strettamente legato (entrambi i generi hanno un "indumentum" di, oltre a peli semplici e raramente ramificati, peli peculiari uncinati a 2 - 4 forche, simili ad una ancora; il ricettacolo è inoltre nudo; infine i fusti sono generalmente ramificati e frondosi). Helminthotheca si distingue comunque da Picris per la presenza di 5 brattee esterne uniseriate con forme allargate da ovate a cordate.[9][18]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[7]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 10 (specie diploidi e tetraploidi).[7][9]
Questo genere ha 5 specie:[2]
Elenco delle specie presenti nella flora spontanea italiana:[19]
Solamente la specie H. echinoides vive sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione delle specie alpine[20].
Specie | Comunità vegetali |
Piani vegetazionali |
Substrato | pH | Livello trofico | H2O | Ambiente | Zona alpina |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Helminthotheca echioides | 2 | montano collinare |
Ca - Si | neutro | alto | medio | B1 B2 | tutto l'arco alpino (con discontinuità) |
Substrato: con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili). |
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]