Nella mitologia maya, Huracan (anche Hurakan, Harakan o Jurakan) era la divinità del fuoco, del vento e delle tempeste. È la principale divinità del Popol Vuh - il corpus letterario storico-mitologico del Regno Quiché di Q'umarkaj - presente in ogni fase del racconto della creazione del mondo col nome di U K'ux Kaj (Cuore del cielo) e descritta come spirito creatore e origine della vita. Sempre nel Popol Vuh è anche colui che scatena il diluvio, e colui che chiede a Hunahpù e Xbalanqué di uccidere il malvagio di Uucub Kakix[1]
Divinità di alto rango, Huracan era associato ad Hunab Ku, il Supremo dio Creatore dei Maya. Il nome deriva dal maya Jun Raqan, "colui che è su una gamba", con chiaro riferimento alla caratteristica forma del tornado.[senza fonte] La corrispondente divinità azteca era Tezcatlipoca.
Adirato con i primi uomini, inviò il Gran Diluvio che è una versione maya del Diluvio Universale. Si riteneva che avesse partecipato alla creazione dell'uomo, a partire dal mais. Di sembianze zoomorfe, era rappresentato con la testa di serpente o comunque con aspetto rettiloide.
Corrisponde a divinità simili di altre culture precolombiane, quali Tohil, Bolon Tzacab, Cocijo e Tlaloc.
La parola spagnola Huracán (relativa al ciclone tropicale) deriva invece dal Taino[2]. Alcuni sostengono erroneamente che questa voce spagnola è stata incorporata dalla lingua maya[3], tuttavia, è necessario ricordare che gli spagnoli hanno vissuto 30 anni nel Hispaniola e Cuba prima di raggiungere il Messico, e durante questo periodo sono stati registrati diversi uragani, in particolare il giugno 1494, il 3 agosto 1508, ed il 10 luglio 1509[4].
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