Hwangnyongsa | |
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Stato | ![]() |
Provincia | Gyeongsang Settentrionale |
Località | Gyeongju |
Coordinate | 35°47′20″N 129°13′36″E |
Religione | Buddismo |
Inizio costruzione | 553 |
Completamento | 644 |
Demolizione | 1238 |
Hwangnyongsa, o Tempio Hwangnyongsa, è il nome di un tempio buddista della città di Gyeongju, in Corea del Sud, di cui oggi rimangono solo alcuni resti. Il tempio fa parte delle aree storiche di Gyeongju, sito inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 2000.
Solo le pietre fondamentali del tempio rimangono oggi. Il complesso originale è stato completato in diciassette anni.[1][2]
Il tempio fu costruito durante il regno di Silla, con fondi messi a disposizione dalla stessa famiglia reale, non distante dal complesso del palazzo reale di Banwolseong. La costruzione iniziò nel 553 sotto il regno di Jinheung e fu ultimata solo nel 644 e il complesso copriva una superficie di circa 80 000 m². In origine, il re Jinheung voleva far realizzare su quell'area un nuovo palazzo, ma, secondo la tradizione, dopo aver visto un drago nei pressi del luogo scelto per la costruzione, decise commissionare la realizzazione di un tempio.
Hwangnyongsa era pensato come un luogo nel quale i monaci potessero pregare per il bene della nazione, chiedendo protezione divina al Buddha, ma anche come monumento che potesse impressionare i dignitari provenienti da nazioni straniere.
Dopo la caduta del regno Baekje negli anni 660, l'architetto della corte Baekje fu incaricato dalla regina Seondeok di Silla di realizzare una pagoda interamente in legno (ad eccezione delle fondamenta) a nove piani presso il tempio. Questa struttura a nove piani doveva rappresentare le nove nazioni dell'Asia orientale e le future conquiste di questi stati da parte della dinastia Silla. L'edificio, con i suoi 80 m di altezza, era la struttura più alta dell'Asia orientale e la più alta struttura in legno al mondo all'epoca della sua costruzione.
La pagoda fu distrutta nel 1238 durante le invasioni mongole.
Nel 1972 degli scavi, tuttora in corso, portarono alla luce le fondamenta del tempio, con le quali si è potuto risalire all'impianto planimetrico delle strutture, e oltre 40 000 reperti archeologici.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4021150749006816420008 · ISNI (EN) 0000 0004 6344 5373 |
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