Afide farinoso del susino | |
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Hyalopterus pruni | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Paraneoptera |
Sezione | Rhynchotoidea |
Ordine | Rhynchota |
Sottordine | Homoptera |
Sezione | Sternorrhyncha |
Superfamiglia | Aphidoidea |
Famiglia | Aphididae |
Genere | Hyalopterus |
Specie | H. pruni |
Nomenclatura binomiale | |
Hyalopterus pruni (Geoffroy) |
L'Afide farinoso del susino (Hyalopterus Pruni (Geoffroy)) è un insetto della famiglia delle Aphididae[1][2]. Di colore verdastro[2], è ospite dei pruni (in particolare del susino[1][2][3], più raramente dell'albicocco)[1][2][3], cui reca ingenti danni.
Lo H. pruni è lungo dai 2,5 ai 3 millimetri[3], ed è di forma stretta e ovale[3]; la colorazione è verde chiara[3], mentre gli occhi sono rossi[3]. Esso presenta, inoltre, delle antenne lunghe la metà del corpo, una coda conica e delle cornicula[3].
Lo H. Pruni è dioico[1][2][3], e, nel corso del suo ciclo si sposta tra gli ospiti primari (i Prunus) e gli ospiti secondari (vari tipi di canne acquatiche)[1][2][3]. Il ciclo segue queste fasi:
Gli esemplari di H. pruni, quando si trovano sull'ospite primario, si concentrano in colonie sulla faccia inferiore delle foglie[1]. Qui essi secernono una cera biancastra che dà alle colonie un aspetto farinoso ed una colorazione chiara[1][2]. Oltre alla cera, essi secernono, come catabolita della loro alimentazione, una grande quantità di melata[2]. La melata e la cera causano vari danni alle piante: comparsa di fumaggini, asfissia (dovuta all'occlusione degli stomi), atrofia dei frutti, defoliazione precoce, scarsa produzione di gemme e ustioni (a causa dell'effetto lente che la melata produce)[1][2][3]. I germogli e le foglie colpiti dall'infestazione si deformano e si atrofizzano leggermente[2]. Il danno è elevato, a causa dell'atrofia, della filloptosi e delle macchie di cui vengono ricoperti i frutti[2]. Un ulteriore danno è causato dal fatto che tale insetto è veicolo di infezioni virali, in particolare della Vaiolatura ad anello[2].
A causa della dispersione delle uova, i trattamenti invernali risultano poco efficaci[1]. Più opportuno è l'intervento alla comparsa delle prime colonie, con fosforganici o infusi di macerato[1][2]. Esistono inoltre vari nemici naturali dello H. pruni, sia parassiti che predatori. Tra essi vi sono sia insetti (coleotteri, rincoti, neurotteri, ditteri, imenotteri e acari; tra le varie specie, Drepanepteryx phalaenoides) che funghi[2].