Héctor Rubén Aguer arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Mons. Aguer durante una conferenza | |
Silenti opere | |
Titolo | La Plata |
Incarichi attuali | Arcivescovo emerito di La Plata (dal 2018) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 24 maggio 1943 a Buenos Aires |
Ordinato presbitero | 25 novembre 1972 dal cardinale Juan Carlos Aramburu |
Nominato vescovo | 26 febbraio 1992 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 4 aprile 1992 dal cardinale Antonio Quarracino |
Elevato arcivescovo | 26 giugno 1998 da papa Giovanni Paolo II |
Héctor Rubén Aguer (Buenos Aires, 24 maggio 1943) è un arcivescovo cattolico argentino.
Nato a Buenos Aires il 24 maggio 1943, ha compiuto gli studi universitari in Lettere e filosofia nel Seminario Metropolitano di Buenos Aires (1964-1968); lingua ebraica nel Dipartimento Scienze Bibliche presso l'Istituto Superiore di Cultura Religiosa (1965-1967) e Teologia presso la Pontificia università cattolica argentina (1968-1972), ottenendo la Licenza in Teologia. Ordinato sacerdote per l'arcidiocesi di Buenos Aires il 25 novembre 1972 dal cardinale Juan Carlos Aramburu. Come presbitero ha svolto i seguenti ministeri: vicario parrocchiale nella Chiesa dell'Immacolata Concezione nel quartiere di Belgrano (1972-1978) e nella Chiesa di San Pedro González Telmo (1976-1977); professore di teologia morale presso la Pontificia università cattolica argentina (1979-1992).
Il 26 febbraio 1992 è stato nominato vescovo titolare di Lamdia e ausiliare di Buenos Aires; il 26 giugno 1998 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo coadiutore di La Plata e il 12 giugno 2000 succede alla medesima sede. Il 2 giugno 2018 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi per raggiunti limiti di età.
Nel 2021 ha dichiarato che le restrizioni di Traditionis custodes cancellano il lavoro dei predecessori di papa Francesco, stabilendo limiti e ostacoli arbitrari a ciò che era stato stabilito in vista dell'intento di un'ecumenicità intra-ecclesiastica e nel rispetto della libertà dei sacerdoti e dei fedeli e segnano un «deplorevole passo indietro». Inoltre non è fiducioso che tutti i vescovi possano garantire una generosa autorizzazione dell'uso dei libri liturgici in vigore nel 1962, poiché molti vescovi non sono «Traditionis custodes, ma traditionis ignari (ignoranti della Tradizione), obliviosi (dimentichi della Tradizione), o peggio traditionis evertores (demolitori della Tradizione)».[1]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 18456884 · ISNI (EN) 0000 0000 2837 5374 · SBN UBOV162725 · LCCN (EN) n00065517 |
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