I 7 magnifici Jerry | |
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Jerry Lewis nel ruolo del Cap. Eddie Peyton | |
Titolo originale | The Family Jewels |
Lingua originale | Inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1965 |
Durata | 99 min |
Rapporto | 1,85 : 1 |
Genere | commedia |
Regia | Jerry Lewis |
Soggetto | Jerry Lewis, Bill Richmond |
Sceneggiatura | Jerry Lewis, Bill Richmond |
Produttore | Jerry Lewis |
Casa di produzione | Paramount Pictures, Jerry Lewis Productions |
Fotografia | William Kelly Wallace |
Montaggio | John Woodcock |
Musiche | Pete King |
Scenografia | Robert R. Benton, Sam Comer |
Costumi | Edith Head |
Trucco | Nellie Manley, Wally Westmore |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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I 7 magnifici Jerry (The Family Jewels) è un film diretto e interpretato da Jerry Lewis; girato tra il 18 gennaio e il 2 aprile 1965, venne distribuito nei cinema dalla Paramount Pictures il 1º giugno 1965.
Dina Peyton è una bambina di dieci anni che eredita una fortuna alla morte del padre. Come da disposizioni testamentarie, Dina deve scegliere tra i suoi sei zii quello che diverrà il suo nuovo "papà".
Willard Woodward, l'autista di famiglia, conduce la bambina ad incontrare uno per uno i suoi zii, per passare un po' di tempo con ciascuno di loro. Willard ha una piccola stravaganza: spesso indossa le scarpe al contrario, scambiando la destra con la sinistra. La cosa non gli crea nessun fastidio essendoci ormai abituato. Gli zii (tutti interpretati da Jerry Lewis), cercano di accattivarsi le simpatie di Dina, eccetto uno che odia i bambini e un altro che la rapisce per chiedere un riscatto. Comunque, più passa del tempo con loro, più la ragazzina si rende conto che è Woodward quello che vorrebbe veramente come "padre".
Sfortunatamente gli avvocati non approvano la sua decisione circa Woodward, insistendo sulla necessità di scegliere tra uno degli zii, come da disposizione testamentaria. All'ultimo momento appare Everett, lo zio clown che odia i bambini e chiede alla ragazzina di scegliere lui come padre. Lei accetta, perché ha capito, dal particolare delle scarpe scambiate, che in realtà non è veramente zio Everett, ma Woodward travestito.