Il cielo chiude un occhio | |
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Bourvil in una scena del film | |
Titolo originale | Un drôle de paroissien |
Lingua originale | francese |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1963 |
Durata | 92 min |
Dati tecnici | B/N e a colori |
Genere | commedia |
Regia | Jean-Pierre Mocky |
Soggetto | Michel Servin |
Sceneggiatura | Jean-Pierre Mocky, Alain Moury |
Produttore | Henri Diamant-Berger, Jérôme Goulven |
Casa di produzione | ATICA, Corflor, Le Film d'Art, Société Nouvelle de Cinématographie |
Fotografia | Léonce-Henri Burel |
Montaggio | Marguerite Renoir |
Musiche | Joseph Kosma |
Scenografia | Pierre Tyberghein |
Trucco | Louis Dor |
Interpreti e personaggi | |
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Il cielo chiude un occhio (Un drôle de paroissien) è un film del 1963 diretto da Jean-Pierre Mocky e interpretato da Bourvil, tratto dal romanzo Deo gratias di Michel Servin.
È stato presentato in concorso alla 13ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino.[1]
I Lachaunaye sono una nobile famiglia decaduta francese, decisa a mantenere la tradizione di non lavorare. Georges, l'ultimo discendente, è sull'orlo della rovina e ruba dalle cassette per le elemosine per sopravvivere. Quando decide di assumere dei collaboratori la polizia si mette sulle sue tracce, ma Georges sfugge all'arresto e torna ad essere una persona onesta.
Oltre che nei Paris Studios Cinéma di Boulogne-Billancourt, il film è stato girato a Parigi tra Place des Vosges, Quai des Orfèvres, Place Adolphe Chérioux e Place Jeanne d'Arc. Tra i molti edifici religiosi che compaiono la Basilica del Sacro Cuore, le chiese di San Medardo, Saint-Étienne-du-Mont, della Madeleine e di San Vincenzo de' Paoli.[2]
Il ruolo del protagonista in origine doveva essere interpretato da Louis de Funès.[3]
Dopo l'anteprima al Festival di Berlino, il film è stato distribuito in Francia dal 28 agosto 1963.[4]