Il milione | |
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Titolo di testa del film | |
Titolo originale | Le Million |
Paese di produzione | Francia |
Anno | 1931 |
Durata | 90 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | musicale, commedia |
Regia | René Clair |
Soggetto | Georges Berr, Marcel Guillemaud (lavoro teatrale) |
Fotografia | Georges Périnal, Georges Raulet |
Musiche | Armand Bernard, Philippe Parès, Georges Van Parys |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il milione (Le Million) è un film del 1931, diretto da René Clair.
La storia è raccontata da un rigattiere, che tutti chiamano Père La Tulipe.
Michel è un artista squattrinato che vive nella soffitta di un edificio parigino, in compagnia di Prosper, scultore e Béatrice, ballerina. Anche se impegnato con Béatrice, corteggiata anche da Prosper, Michel flirta con una bella americana, Wanda.
Inseguito dai creditori, la lattaia, il macellaio, il fornaio, viene a sapere che il suo biglietto della lotteria ha vinto un milione. Il biglietto però lo ha infilato in una tasca della giacca, e la giacca l'ha lasciata in camera di Béatrice. Purtroppo un ladro, inseguito dalla polizia, è entrato nell'appartamento di Béatrice e, per fuggire, ha preso la giacca vecchia di Michel e poi l'ha portata nella bottega di La Tulipe. Costui vende la giacca ad un tenore dell'Opéra-Lirique, Sopranelli, in cerca di un costume per il suo ruolo nel melodramma Les bohémiens.
Michel, Prosper, le ragazze, La Tulipe si precipitano allora in teatro. Sopranelli è in scena e indossa la giacca. Ad un certo punto se la sfila e la getta dietro le quinte: quando la recupera se la trova priva delle maniche.
Recuperata la preziosa giacca, dopo parecchie vicissitudini, ci si accorge che non v'è traccia del biglietto n. 2029. La chiave del mistero è nelle mani di La Tulipe.
Il milione è tratto da un lavoro teatrale di Georges Berr e Marcel Guillemaud andato in scena in prima a Parigi l'11 novembre 1910. La commedia era già stata adattata per il cinema nel 1914 negli Stati Uniti dalla Famous Players Film Company che ne aveva tratto il film The Million diretto da Thomas N. Heffron.
Il film è una commedia musicale:
«Coretti spassosi interrompono ogni tanto l'azione. I movimenti forsennati dei personaggi si intrecciano con le cadenze della musica, che inseriscono nella storia il leit motiv satirico (ogni categoria ha il suo coretto; quello dei ladri suona così: “Nous sommes les soldats de l'illégalité / Nous reprenons les biens donnés par la justice / Et nous nous consacrons, sous l'oeil de la police,/ Au partage meilleur de la propriété ”).»
L'edizione italiana del film è a cura di Giorgio Mannini e il doppiaggio (noto come uno dei primi realizzati in Italia, nonché tra i più antichi tuttora reperibili) fu eseguito negli stabilimenti della Caesar Film. Le canzoni furono mantenute in francese.
Giovanna Grignaffini:
«Indipendentemente dalle metodologie critiche seguite, Le Million è unanimemente considerato come il capolavoro di Réné Clair. [...] Le Million va letto come una specie di dichiarazione di poetica, di testo programmatico del cinema di Clair.»
Georges Sadoul:
«Sostenuto dal ritmo, dal dialogo, dal soggetto, dall'ironia e anche dalla tenerezza, Il milione non ha mai perduto la sua freschezza e il suo fascino. Il film rappresenta forse il meccanismo più perfetto realizzato da Clair, con una curiosa attenzione alla simmetria e alla disposizione dell'azione.»
"Una assoluta artificialità caratterizza l'universo del film" (Giovanna Grignaffini):
In una celebre sequenza, al duetto d'amore recitato sulla scena dal tenore e dal soprano, si sovrappone, dietro le quinte, quello vero di Béatrice e Michel. I personaggi reali tuttavia ripetono gli stessi dialoghi e si muovono anch'essi sotto una luna di cartone e sotto una pioggia di fiori di carta.[1]