Incassatura

Incassature su una chiave di violino

L'incassatura o incastonatura è la tecnica usata in oreficeria per fissare le pietre preziose di vario genere e forme nei gioielli all'interno di appositi alloggiamenti, chiamati castoni.

I tipi di incassatura conosciuti sono:

  • Incastonatura lastra (tagliato)
  • Incastonatura a baffo o puntatine (per castoni a tazza o cipollina)
  • Incastonatura a pavé (insieme di pietre)
  • Incastonatura sgriffata (su punte solitamente allineate su di un'unica striscia di metallo)
  • Incastonatura a griffe (si incassa la pietra servendosi di punte ricavate da fili saldati o ritagliati dai castoni)
  • Incastonatura binario battuto pietre tonde
  • Incastonatura binario battuto pietre di forma
  • Incastonatura battuto pietre tonde (a notte)
  • Incastonatura battuto pietre di forma
  • Incastonatura fantasia (fermare la pietra dentro il metallo creando un disegno; stella mandorla)
  • Incastonatura invisibile o serti mystérieux[1]
  • Incassatura alla francese
  • Incassatura a galleria (innalzare il castone al di sopra del corpo del gioiello)[2]
  • Incassatura a castone ribattuto, "serti clos" o "a spagliazzo" (ripiegare il bordo del castone sulla pietra)

L'attrezzatura di base comprende un banco dotato di cassetti per contenere la maggior parte dell'attrezzatura, un microtrapano dotato di mandrino per alloggiarvi le punte che servono a forare il metallo e le frese, una lampada, una lente d'ingrandimento, piccoli piattini dove riporre le pietre preziose, una bilancia pesa carati, una pietra a olio per affilare i bulini.

L'attrezzatura è di piccole dimensioni per consentire le minute lavorazioni. Tra gli strumenti vi sono le frese a palla, a fessura, a scodella, ecc.., i gommini abrasivi, carta smeriglio, le lime di diverse grane e sezioni, pinze e tronchesi, seghetto, bulini per incidere i metalli, morsetti e fusi con mastice o ceralacca per tener fermi gli oggetti, battitore per battere il metallo, lanternino per scaldare il mastice dove andranno messi gli oggetti per tenerli fermi.

  1. ^ Marilena Mosco, Art of jewelry and artists' jewels in the 20th century, con la collaborazione del Museo degli argenti di Firenze, Giunti Editore, 2001, p. 226, ISBN 9788809019072.
  2. ^ McCreight, pag. 122
  • Tim McCreight, Manuale di oreficeria e di lavorazione dei metalli, Milano, Tecniche Nuove, 2001.

Voci correlate

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