Il nome, attestato già in epoca norrena, riprende direttamente quello di un dio germanico della fertilità, Ing o Yngvi[1] (la cui etimologia è sconosciuta[5], forse ricondicibile ad un termine che significa "antenato"[6]); in origine, si trattava generalmente di una forma abbreviata di vari nomi teoforici riferiti a tale divinità, come Ingolf, Ingemar, Ingeborg e Ingrid[1][2].
In Danimarca, il nome femminile era molto in voga negli anni 1940, mentre il suo uso moderno è molto più scarso[2]; in Svezia e Norvegia, dove è maschile, è comunemente usato per formare nomi composti[2].