L'International Player Pathway Program (IPPP) è un programma della National Football League (NFL) volto a dare ad atleti provenienti da nazioni diverse da Stati Uniti e Canada l'opportunità, attraverso un percorso ben definito, di dimostrare le proprie capacità nel football americano al fine ultimo di provare a far parte di una squadra della NFL.
Questo programma si inserisce in una strategia più ampia messa in campo dalla NFL per crescere a livello internazionale e che comprende, ad esempio, iniziative come le NFL International Series o la programmazione di alcune gare in orari più accessibili dall'estero.
Se la finalità diretta di questo programma è quella di fornire l'opportunità di giocare nella lega ad atleti provenienti da fuori il Nord America, allo stesso tempo esso offre alle squadre di aumentare il bacino di atleti tra cui cercare nuovi talenti e alla lega di accrescere l'interesse verso il football americano in un mercato ampliato a livello globale.[1][2]
L'International Player Pathway Program non fu la prima iniziativa della NFL per aggiungere atleti internazionali di talento nel gruppo dei possibili giocatori da selezionare: dal 2004 al 2009 fu attivo infatti l'NFL International Development Practice Squad Program e poi, dopo un'interruzione di sette anni, nel 2016 ci fu l'NFL Undiscovered il cui gran successo portò all'avvio dell'IPPP nel 2017.[3][4]
2004 - 2009: L'NFL International Development Practice Squad Program
L'NFL International Practice Squad Program fu un progetto lanciato nel 2004 in cui atleti selezionati al di fuori di Stati Uniti e Canada venivano assegnati alle squadre di allenamento delle franchigie della NFL. Il programma, che durò fino al 2009, diede l'opportunità a molti giocatori provenienti da svariate nazioni di giocare nella NFL o in altre leghe professionistiche come l'Arena Football League, la United Football League e la Canadian Football League.[5]
Due ex giocatori della NFL di origine britannica, l'allora responsabile allo sviluppo della NFL in Gran Bretagna Aden Durde e il due volte vincitore del Super BowlOsi Umenyiora, rimasero sconcertati che la NFL non avesse definito un percorso di selezione per quegli atleti che non provenissero da high school e/o da college americani, rischiando così di perdersi dei talenti. Per rimediare a tale situazione all'inizio del 2016 i due usarono i loro contatti personali e professionali all'interno della NFL per creare un programma di allenamento e organizzarono incontri e provini con squadre della NFL per un piccolo numero di atleti internazionali. Il gruppo iniziale era composto da tutti giocatori che vivevano, lavoravano e giocavano da dilettanti a football in Europa. Malgrado non fosse ufficialmente un programma della NFL, fu comunque supportato dalla lega, che commissionó una mini serie di documentari, chiamata appunto NFL Undiscovered, per raccontare le storie e i percorsi dei giocatori coinvolti.[6]
Nel 2017, sull'onda del successo dell' NFL Undiscovered e di fatto sua continuazione, prese ufficialmente avvio l'IPPP organizzato e gestito dalla NFL che, tra l'altro, provvide a suddividere i costi del programma tra le squadre della lega e introdusse specifiche regole da applicare nella formazione dei roster in cui era inserito un giocatore proveniente dal programma.
Cresciuto di anno in anno, al 2023 tutte le 32 franchigie NFL hanno avuto almeno un giocatore internazionale, per un totale di 37 giocatori entrati nella lega tramite il programma (tramite assegnazione, scelti al draft o firmando da free agent) da quando è stato avviato, di questi 13 sono attualmente sotto contratto, di cui quattro nel roster attivo.[7][8]
Nel 2017 agli atleti internazionali che volessero provare ad entrare nella NFL fu richiesto di avere determinati requisiti per poter accedere al programma:[9]
Avere un'età massima di 24 anni
Aver terminato da almeno 4 anni il livello scolastico equivalente alla high school
Non aver giocato a football in un college statunitense
Avere la possibilità di viaggiare negli Stati Uniti per due mesi dalla prima settimana di marzo
Nel corso degli anni alcuni di questi criteri sono cambiati e comunque sono stati applicati con una certa elasticità e discrezionalità durante il processo di selezione finalizzato prioritariamente a far emergere il talento, ed infatti non tutti gli atleti che hanno partecipato al programma li rispettavano tutti. Ad esempio il tedescoJakob Johnson nel 2019 aveva precedentemente giocato con l'Università del Tennessee.[10]
Gli atleti che partecipano al progetto devono seguire un preciso percorso di selezione che inizia col partecipare a campi di allenamento, provini ed infine eventi sportivi simili all'NFL Combine organizzati dalla NFL all'estero, di solito in Inghilterra e Germania, ed in cui ogni atleta può mostrare le proprie capacità nel football.[11][12][13]
Gli atleti ritenuti idonei e con un livello di preparazione adeguato svolgono quindi 10 settimane di allenamento, insieme a giocatori NFL, tra gennaio e marzo negli Stati Uniti e sono posti quindi all'attenzione degli osservatori delle squadre della NFL.[14][15]
Eventualmente, qualora uno dei giocatori internazionali del programma abbia attirato l'attenzione dei selezionatori di qualche squadra, può essere scelto da una squadra nel corso del draft, come avvenuto per l'australiano Jordan Mailata scelto nel Draft NFL 2018 come 233° dai Philadelphia Eagles,[16] oppure può anche firmare direttamente con una squadra da free agent come fatto dal cileno Sammis Reyes nel 2021 con il Washington Football Team.[17]
Più comunemente quegli atleti del programma che si sono dimostrati più talentuosi sono inseriti in una squadra della NFL per svolgere il periodo di allenamento precampionato e provare così a guadagnarsi un posto per la stagione a venire.[18]
Ad esempio nel 2022 il gruppo iniziale di atleti internazionali selezionati era di 66 giocatori provenienti da 21 nazioni: di questi 12 hanno quindi svolto le 10 settimane di allenamento negli Stati Uniti e poi solo 4 sono stati assegnati a delle squadre della NFL per essere valutati durante il campo di allenamento estivo.[19]
I giocatori internazionali che completano il programma venendo valutati di livello per provare a giocare nella NFL sono assegnati, uno per squadra, ad una delle squadre di almeno una delle otto division scelte ogni anno in modo casuale.
Alla squadra in cui viene inserito un giocatore internazionale è permesso di ampliare di un'unità il numero dei giocatori che possono prendere parte al periodo di allenamento svolto in estate prima dell'avvio vero e proprio della stagione, e portarlo quindi da 90 a 91 giocatori.[26]
In questo modo il giocatore internazionale può svolgere la preparazione senza togliere spazio ad altri giocatori e provare a convincere la squadra a confermarlo per la stagione regolare.
Nel momento in cui, subito prima dell'avvio della stagione regolare, la squadra è tenuta a ridurre il proprio roster attivo a 53 unità, le opzioni per i giocatori internazionali sono del tutto simili a quelle applicate a tutti gli altri giocatori.[27][28][29][30]
Il giocatore internazionale infatti può, laddove ritenuto idoneo, essere inserito dalla squadra nel proprio roster attivo di 53 giocatori per giocare così la stagione regolare.
In caso contrario il giocatore internazionale viene svincolato e quindi inserito nel così detto waive system che consente a tutte le altre squadre della NFL, in un determinato lasso di tempo, di reclamare per se il giocatore.
In seguito, se nessun'altra squadra lo ha reclamato, la squadra originaria può decidere di inserirlo nella propria squadra di allenamento: in questo caso al giocatore internazionale può essere applicata una specifica regola, ossia la squadra ha la possibilità di chiedere la così detta esenzione facendo incrementare di un'unità il numero massimo di giocatori nella squadra di allenamento. Con questa regola quindi il giocatore internazionale non toglierà spazio ad altri nella squadra di allenamento.
Fino alla stagione 2021 il giocatore internazionale posto nella squadra di allenamento utilizzando l'eccezione non poteva durante la stagione passare nel roster attivo, sia della squadra corrente che delle altre squadre della NFL mentre se l'eccezione non fosse stata utilizzata, il giocatore internazionale "contava" come qualsiasi altro giocatore nel computo del numero di elementi della squadra di allenamento e quindi poteva poi nel corso della stagione essere elevato nel roster attivo.[31]
Invece a partire dalla stagione 2021 questa regola fu rivista dalla NFL che decise di concedere la possibilità anche durante la stagione alle squadre di elevare nel roster attivo un giocatore internazionale su cui era stata applicata l'eccezione: tale procedura però è irreversibile, ossia una volta tolta l'eccezione su un giocatore internazionale, questa non potrà poi più essere utilizzata in futuro.[32]