Iperpigmentazione familiare progressiva | |
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Malattia rara | |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-10 | L81.4 |
OMIM | 614233, 145250 e 614233 |
L’iperpigmentazione familiare progressiva è un disordine pigmentario a trasmissione autosomica dominante.
Si tratta di una sindrome estremamente rara.
L'iperpigmentazione familiare progressiva di tipo I è causata da mutazioni in un gene sconosciuto localizzato nel locus 19p13.1, quella di tipo II da mutazioni nel gene KITLG nel locus 12q22.[1] KITLG codifica per il ligando di KIT, un recettore tirosin chinasico di membrana coinvolto in processi di differenziazione, migrazione, proliferazione e sopravvivenza cellulare.[2]
È caratterizzata da chiazze iperpigmentate irregolari, ben demarcate alla cute e alle mucose. Le lesioni sono presenti dalla nascita o dalla prima infanzia e aumentano per numero e dimensioni con l'età.
La diagnosi è clinica.
Non è disponibile alcun trattamento per questa sindrome.