Giaggiolo della Marsica | |
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Iris marsica | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Iridaceae |
Sottofamiglia | Iridoideae |
Tribù | Irideae |
Genere | Iris |
Specie | I. marsica |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Iridaceae |
Genere | Iris |
Specie | I. marsica |
Nomenclatura binomiale | |
Iris marsica I.Ricci e Colas., 1974 |
Il giaggiolo della Marsica (Iris marsica I.Ricci e Colas., 1974) è una pianta della famiglia delle Iridaceae[1]. Si tratta di una pianta erbacea perenne rizomatosa. Rappresenta un endemismo presente nell'area del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise[2][3] e dell'Appennino centrale[4][5]. La specie è a rischio estinzione ed è simile per struttura e colori al Giaggiolo maggiore, anch'esso presente nell'area dell'Appennino centrale, coltivato per fini ornamentali.
Piante perenne che raggiunge un'altezza di 65 cm. Il rizoma sotterraneo e nodoso produce ogni anno nuove foglie e assi fiorali che si allungano fino al punto di fioritura. I fiori, inodori e singoli, assumono la forma di una falce. Il perianzio presenta parti colorate di blu, violetto ed anche celeste. Lo stelo è esile e le foglie sono di colore verde chiaro.
Il periodo di fioritura va da maggio a giugno quando la temperatura media oscilla tra i 17,8 e i 12,2 °C[6].
L'habitat ideale di Iris marsica è rappresentato dai pascoli aridi o prati e cespugli tra i mille e i 1.800 metri slm[7][8].
La pianta è stata descritta da Ignazio Ricci (1922-1986) e Maria Antonietta Colasante in Annali di Botanica, vol. 32, nel 1973, mentre il testo è stato pubblicato nel 1974[9][10]. Iris marsica è il nome accettato dalla Royal Horticultural Society[11]. Fa parte della famiglia delle Iridaceae.