Isabelle Blume

Premio Premio Lenin per la pace 1953

Isabelle Blume (nata Grégoire; Baudour, 22 aprile 1892Bruxelles, 12 marzo 1975) è stata una politica belga. È stata insignita del Premio Internazionale Stalin per il rafforzamento della pace tra i popoli (in seguito ribattezzato Premio Lenin) nel 1953.

Isabelle Grégoire nacque a Baudour, in Belgio, nel 1892. Si diplomò come insegnante nel 1911 a Liegi e studiò teologia a Ginevra.[1] Nel 1913 sposò un pastore di nome David Blume, futuro direttore generale delle biblioteche pubbliche belghe. Ebbero tre figli.[2]

Antifascista[1] e femminista, nel 1918 aderì al Partito Operaio Belga.[3] Nel 1936 fu eletta alla Camera dei rappresentanti per la circoscrizione di Bruxelles. Durante la guerra fu attiva a Londra.[4]

Nel 1951 partecipò al Consiglio mondiale per la pace e nel 1953 ricevette il Premio Internazionale Stalin per il rafforzamento della pace tra i popoli.[5] Avendo preso parte al Secondo congresso mondiale dei campioni di pace fu espulsa dal Partito Socialista Belga nel 1961.[3] Rimase indipendente in parlamento dopo aver lasciato i socialisti. Nel 1961 entrò a far parte del Partito Comunista Belga in servizio nel Comitato Centrale[4] di cui fu presidente dal 1966 al 1969. Tale ruolo la introdusse a figure di spicco del mondo tra cui Indira Gandhi, Mao Zedong e Ho Chi Minh.[1]

Morì nel 1975.[4]

Premio Lenin per la Pace - nastrino per uniforme ordinaria
— Mosca, 1953
  1. ^ a b c Isabelle Blume Archiviato l'8 aprile 2014 in Internet Archive., ilhs.e-monsite.com, retrieved 7 aprile 2014
  2. ^ (FR) Linda and Robert Flagothier, Inventaire d'archives du Fonds Isabelle Blume, Institut Emile Vandervelde. URL consultato il 6 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
  3. ^ a b The Great Soviet Encyclopedia, 3rd edition (1970–1979)
  4. ^ a b c Chris Cook, The Routledge guide to European political archives : sources since 1945, 1st publ.ª ed., Abingdon, Oxon, Routledge, 2012, ISBN 978-0415464758.
  5. ^ (RU) Great Soviet Encyclopedia, vol. 24, 2ndª ed., Moscow, Sovetskaya Enciklopediya, 1953, p. 366.

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