Isola Polvese | |
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Immagine dell'isola | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Lago Trasimeno |
Coordinate | 43°07′05″N 12°08′20″E |
Superficie | 0,69 km² |
Geografia politica | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Comune | Castiglione del Lago |
Demografia | |
Abitanti | 0 |
Densità | 0 ab./km² |
Sito web | http://www.polvese.it |
Cartografia | |
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L'isola Polvese è la più grande delle tre esistenti nel lago Trasimeno, in Umbria. Adibita a parco scientifico-didattico, è di proprietà della provincia di Perugia.
L'isola Polvese ha un'estensione di 69,6 ha. La costa si trova a 258 m s.l.m., mentre la sommità raggiunge i 313,4 m; nella parte orientale e meridionale è presente una vasta zona umida con canneti che danno rifugio a varie specie di uccelli ed anfibi. Nella zona settentrionale si trova un piccolo bosco (11 ha), prevalentemente popolato dai lecci e roverelle. L'isola è abitata in maniera saltuaria solo da un paio di famiglie.
Amministrativamente l'isola è una frazione del comune di Castiglione del Lago e nel 1995 è stata dichiarata dalla provincia parco scientifico-didattico nell'ambito del Parco regionale del Trasimeno. È dotata di un molo usato dal servizio di traghetti, soprattutto verso la vicina San Feliciano.
Il nome dell'isola deriva probabilmente dal termine polvento, zona sottovento. Il territorio è stato sicuramente occupato dai Romani, in quanto sono visibili alcuni resti di opus reticulatum.
Nell'817 l'isola è nominata in un documento ufficiale, nel quale Ludovico il Pio concede al papa Pasquale I la città di Perugia ed il lago Trasimeno con le tre isole (Maggiore, Minore, Polvese).[1]
Nel 1139, i polvesani decidono di affidarsi alla protezione di Perugia: a quel tempo l'economia dipendeva soprattutto dalla pesca e dalla coltivazione di piccoli appezzamenti, con un relativo benessere, visto che alla fine del XIII secolo vi abitavano 88 famiglie, per un totale di circa 500 persone.
Nel corso del XVII secolo la vitalità dell'isola comincia a declinare: dapprima, i monaci olivetani abbandonano il monastero nel quale erano insediati dal 1482. Nel 1643 le truppe del granducato di Toscana occupano l'isola e arrecano danni notevoli a tutte le strutture.[2]
Durante il XVIII secolo, solo poche decine di persone abitano ancora l'isola, che cade progressivamente in mano a proprietari privati. Nel 1959 venne acquistata dal milanese conte Giannino Citterio, che fece realizzare una villa ricavata dalle accurate ristrutturazioni di gran parte delle costruzioni esistenti. Infine, nel 1973, l'isola diviene proprietà della Amministrazione provinciale di Perugia.
Prevalentemente basata sulla pesca nei secoli scorsi, ora l'isola vive soprattutto di turismo ambientale. Infatti, la presenza di una piccola spiaggia e di aree attrezzate per merende all'aperto, nonché un ristorante, richiamano durante il periodo estivo un gran numero di turisti. Dal 1995 il parco scientifico-didattico la promuove come laboratorio permanente per scuole e visitatori. Le attività di didattica e turismo ambientale sono svolte dal Centro di Esperienza Ambientale - Aula Verde di Isola Polvese riconosciuto dalla Regione Umbria e dalla Provincia di Perugia.
Vi si svolgono anche attività di ricerca correlate alla storia, all'ambiente e alla conservazione di antiche varietà locali di specie vegetali.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315528022 · LCCN (EN) sh96000277 · J9U (EN, HE) 987007537275305171 |
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