Institut Le Rosey | |
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Ubicazione | |
Stato | Svizzera |
Città | Rolle |
Altre sedi | Gstaad (sede invernale) |
Dati generali | |
Motto | 'Une École pour la Vie, A School for Life' |
Fondazione | 1880 |
Fondatore | Paul-Émile Carnal |
Tipo | Privata |
Facoltà | 90 |
Rettore | Philippe Gudin |
Studenti | 420 |
Dipendenti | 70 |
Colori | Bianco e blu |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
L'Institut Le Rosey, noto anche come Le Rosey o semplicemente Rosey, è un collegio svizzero con sede a Rolle, sulle sponde del lago di Ginevra. È rinomato come uno dei più prestigiosi e costosi istituti scolastici al mondo e conta, tra i propri alunni, appartenenti a diverse famiglie reali.
L'istituto fu fondato nel 1880 da Paul-Émile Carnal sul sito del trecentesco Château du Rosey, nel Canton Vaud ed è uno dei più antichi educandati della Svizzera[1].
La filosofia e la pratica della didattica sono ispirate alla teoria delle intelligenze multiple dello psicologo Howard Gardner, dell'Harvard University: "Il suo scopo è sviluppare tutti i talenti individuali dei Roseani attraverso lo studio accademico, lo sport, e i programmi artistici"[2] La scuola offre un impegnativo curriculum bilingue e biculturale, in cui le lingue sono il francese o l'inglese, a seconda del programma accademico degli studenti; tuttavia, gli studenti, durante il loro corso di studi a Le Rosey, possono seguire lezioni in molte lingue[3].
Lo Château du Rosey, che funge da campus principale del Le Rosey, fu costruito nel 1260 a protezione dei siti monacensi locali. Le prime notizie scritte relative al castello, tuttavia, risalgono alla fine del XV secolo[4].
Nel 1880 il castello fu scelto dal fondatore della scuola, Paul-Émile Carnal, "un amante della natura, della storia e della campagna"[1].
Nel 1911 il fondatore cedette la proprietà del Le Rosey al figlio Henri-Paul.
Nel 1917 venne aperto il complesso di Gstaad, nella nota località sciistica nel Canton Berna, dove la scuola si trasferisce nei mesi invernali.
Nel 1947 la proprietà passò a Louis Johannot e Helen Schaub, la terza generazione di direttori.
Nel 1967 furono ammesse per la prima volta le ragazze e fu aperto un campus femminile separato da quello maschile.
Nel 1980 assunse il controllo dell'istituto la quarta generazione di direttori, Philippe e Anne Gudin de la Sablonnière.
La composizione delle diverse nazionalità degli studenti convenuti a studiare nell'ateneo ha ricalcato negli anni le tendenze politiche ed economiche del pianeta: negli anni cinquanta e sessanta del Novecento, la maggior parte degli studenti erano americani, italiani e greci; negli anni settanta, fu la volta di arabi e iraniani; negli anni ottanta arrivarono giapponesi e coreani; i russi divennero la maggioranza negli anni novanta[5].
Proprio la massiccia presenza di questa ultima nazionalità, fino a un terzo degli studenti a metà degli anni '90, dette origine a fenomeni di bullismo nei confronti di altri studenti, in alcuni casi terrorizzati a tal punto da lasciare la scuola[5]. Questi episodi indussero la gestione dell'istituto ad introdurre una quota massima del 10% di studenti per ciascuna nazionalità, in modo da evitare la creazione di componenti dominanti.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 248312936 · GND (DE) 7573749-8 |
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