JackBoys (album)

JackBoys
compilation
ArtistaJackBoys, Travis Scott
Pubblicazione27 dicembre 2019
Durata21:23
Dischi1
Tracce7
GenereTrap
EtichettaEpic, Cactus Jack
Produttore808 Melo, Axl, Buddah Bless, CASHPASSION, Jabz, Jenius, London Cyr, Mike Dean, Nik D, Niv, OZ, Sarah Schachner, TM88, WondaGurl
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroCanada (bandiera) Canada[1]
(vendite: 40 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[2]
(vendite: 10 000+)
Francia (bandiera) Francia[3]
(vendite: 50 000+)
Italia (bandiera) Italia[4]
(vendite: 25 000+)
Polonia (bandiera) Polonia[5]
(vendite: 10 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[6]
(vendite: 100 000+)
Travis Scott - cronologia
Album precedente
(2018)
Album successivo
(2023)
Singoli
  1. Highest in the Room (Remix)
    Pubblicato: 27 dicembre 2019
  2. Had Enough
    Pubblicato: 27 dicembre 2019
  3. Out West
    Pubblicato: 18 febbraio 2020

JackBoys è un album compilation dell'omonimo collettivo musicale e del rapper statunitense Travis Scott, pubblicato il 27 dicembre 2019 sulle etichette Epic Records e Cactus Jack Records.[7][8]

Successivamente alla pubblicazione del terzo album in studio di Scott, Astroworld, i rapper statunitensi Sheck Wes e Don Toliver hanno iniziato ad ottenere popolarità dopo la loro apparizione nell'album. La canzone di Wes, ovvero Mo Bamba, è diventata virale nel 2018, mentre la canzone di Toliver, No Idea, ha avuto un successo virale su TikTok nel 2019.

Il 29 novembre 2019, Scott ha messo in vendita del merchandising dei JackBoys sul proprio sito web, includendo il preordine di un album digitale per soli $10. Il 24 dicembre, Scott ha rivelato sul proprio profilo Twitter che la pubblicazione dell'album sarebbe avvenuta nell'arco di una settimana.[9] Il 26 dicembre, un giorno prima che l'album fosse uscito, la copertina è stata pubblicata, insieme alla fuoriuscita dei titoli dei brani su Shazam.[10]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[11]
Clash[12]7/10
Exclaim![13]6/10
Pitchfork[14]5,9/10

JackBoys ha ricevuto recensioni perlopiù positive da parte della critica specializzata. Secondo l'aggregatore di recensioni Metacritic, il disco possiede un punteggio di 63 su 100 basato su cinque recensioni.[15]

  1. Travis ScottHighest in the Room (Remix) (feat. Rosalía & Lil Baby) – 4:05 (Jacques Webster, Rosalía Tobella, Dominique Jones, Ozan Yildrim, Nik Frascona, Michael Dean)
  2. JackBoys – 0:47 (Jacques Webster, Michael Dean, WondaGurl, Ebony Oshunrinde)
  3. Sheck Wes, Luxury Tax e Don ToliverGang Gang – 4:05 (Jacques Webster, Khadimou Fall, Caleb Toliver, Lawrence Taylor, Ebony Oshunrinde, Ugur Tig)
  4. Don Toliver – Had Enough (feat. Quavo & Offset) – 2:37 (Jacques Webster, Bryan Simmons, Leon Michels, Quavious Marshall, Kiari Cephus, Jimmy Lepe)
  5. Out West (feat. Young Thug) – 2:38 (Jacques Webster, Ty-Ron Douglas, Jason Baker, Jeffery Williams)
  6. What to Do? (feat. Don Toliver) – 4:10 (Jacques Webster, Toliver, James Cyr, Julius-Alexander Brown, Niv Kalisky, Michael Dean, Sarah Schachner)
  7. Gatti (con Pop Smoke e Travis Scott) – 3:01 (Jacques Webster, Bashar Jackson, Andre LoBlack, Abdul-aziz Yusuf, Michael Dean)
  • David Rodriguez – registrazione (traccia 1)
  • Travis Scott – registrazione (tracce 3, 5 e 6)
  • Rob Bisel – registrazione (tracce 3 e 6)
  • Flo – registrazione (traccia 5)
  • Derek Anderson – registrazione (traccia 6)
  • Nate Alford – registrazione (traccia 7)
  • Colton Eatmon – assistenza all'ingegneria del suono (traccia 4)
  • Trevor Coulter – assistenza all'ingegneria del suono (traccia 4)
  • Jon Sher – assistenza all'ingegneria del suono (tracce 1 e 3)
  • Josh Harris – assistenza all'ingegneria del suono (traccia 1)
  • Sean Solymar – assistenza all'ingegneria del suono (tracce 1 e 7)
  • Jimmy Cash – assistenza all'ingegneria del suono (tracce 1, 3 e 7)
  • Shawn Morenberg – assistenza all'ingegneria del suono (traccia 4)
  • Mike Deanmissaggio, mastering

Successo commerciale

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JackBoys ha debuttato in cima alla Billboard 200 statunitense con 154 000 unità vendute nella sua prima settimana. Di queste, 79 000 sono vendite pure.[16] È il secondo album di Travis Scott a debuttare al picco della classifica, dopo Astroworld, pubblicato nel 2018.

Classifiche settimanali

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Classifica (2020) Posizione
massima
Australia[17] 5
Austria[17] 5
Belgio (Fiandre)[17] 19
Belgio (Vallonia)[17] 33
Canada[18] 1
Danimarca[17] 6
Estonia[19] 1
Finlandia[17] 8
Francia[17] 34
Germania[17] 25
Islanda[20] 1
Italia[17] 21
Lettonia[21] 9
Lituania[22] 1
Norvegia[17] 1
Nuova Zelanda[17] 5
Stati Uniti[16] 1
Svezia[17] 10
Svizzera[17] 6

Classifiche di fine anno

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Classifica (2020) Posizione
Belgio (Fiandre)[23] 98
Belgio (Vallonia)[24] 162
Canada[25] 31
Francia[26] 149
Stati Uniti[27] 39
Classifica (2021) Posizione
Islanda[28] 85
  1. ^ (EN) JackBoys – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 14 gennaio 2021.
  2. ^ (DA) JackBoys, su IFPI Danmark. URL consultato il 24 agosto 2021.
  3. ^ (FR) JackBoys - JackBoys – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 4 luglio 2022.
  4. ^ JackBoys (certificazione), su FIMI. URL consultato il 27 novembre 2023.
  5. ^ (PL) oficjalna lista wyróżnień, su OLiS. URL consultato il 22 dicembre 2023. Digitare "JackBoys" in "wyszukaj interesującą Cię frazę".
  6. ^ (EN) JackBoys, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 agosto 2024.
  7. ^ (EN) Allison Hussey, Listen to Travis Scott's New JACKBOYS Compilation, su Pitchfork, 27 dicembre 2019. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  8. ^ (EN) Joshua Espinoza, Travis Scott Drops Cactus Jack Compilation Project 'JACKBOYS', su Complex, 27 dicembre 2019. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  9. ^ (EN) trvisXX, WHOLE GANG IS DELIRIOUS JACKBOYS PACK THIS WEEK? SHALL THE FANS EAT !!!!!! UNBUCKLE UR SEAT BELTS (Tweet), su Twitter, X, 25 dicembre 2019. URL consultato il 6 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2020).
  10. ^ (EN) STRAPPEDUS, Tracklisting for Travis Scott's Cactus Jack project "JACKBOYS" is making it's way into Shazam's system (Tweet), su Twitter, X, 26 dicembre 2019. URL consultato il 6 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2020).
  11. ^ (EN) Fred Thomas, JackBoys, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 maggio 2020.
  12. ^ (EN) Ramy Abou-Setta, V/A - JACKBOYS, su Clash, 2 gennaio 2020. URL consultato il 14 maggio 2020.
  13. ^ (EN) Erin Lowers, Travis Scott / Various - JACKBOYS, su Exclaim!, 7 gennaio 2020. URL consultato il 14 maggio 2020.
  14. ^ (EN) Sheldon Pearce, Travis Scott: JACKBOYS, su Pitchfork, 6 gennaio 2020. URL consultato il 14 maggio 2020.
  15. ^ (EN) JackBoys, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 14 maggio 2020.
  16. ^ a b (EN) Keith Caulfield, Travis Scott-led 'Jackboys' Debuts at No. 1 on Billboard 200, As Christmas Albums Depart Chart, su Billboard, 5 gennaio 2020. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  17. ^ a b c d e f g h i j k l m (NL) Jackboys - Jackboys, su Ultratop. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  18. ^ (EN) Chart Search: JackBoys, CNA, su Billboard. URL consultato il 21 marzo 2020.
  19. ^ (ET) Siim Nestor, EESTI TIPP-40 MUUSIKAS: Aasta algas uute tabeliliidritega, su Eesti Ekspress. URL consultato il 10 gennaio 2020.
  20. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 2, 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2020).
  21. ^ (LV) Mūzikas Patēriņa Tops/ 18. nedēļa, su Latvijas Izpildītāju un producentu apvienība. URL consultato il 6 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2020).
  22. ^ (LT) 2020 1-os SAVAITĖS (gruodžio 27 – sausio 2 d.) ALBUMŲ TOP100., su AGATA. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  23. ^ (NL) Jaaroverzichten 2020, su Ultratop. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  24. ^ (FR) Rapports Annuels 2020, su Ultratop. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  25. ^ (EN) Year-End Charts - Top Canadian Albums - 2020, su Billboard. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  26. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 2020, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  27. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2020, su Billboard. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  28. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2021, su Plötutíðindi. URL consultato l'11 maggio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2022).

Collegamenti esterni

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