James Smith (pugile)

James Smith
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza193 cm
Pugilato
CategoriaPesi massimi
Termine carriera18 giugno 1999
Carriera
Incontri disputati
Totali62
Vinti (KO)44 (32)
Persi (KO)17 (7)
Pareggiati1
Statistiche aggiornate al 18 giugno 1999

James Smith (Magnolia, 3 aprile 1953) è un ex pugile statunitense, soprannominato Bonecrusher (Spaccaossa).

Laureatosi in amministrazione aziendale negli anni '70, prestò servizio nella polizia carceraria e nell'esercito americano.[1]

Divenuto professionista solamente nel 1981[1], nel 1984 sconfisse Frank Bruno sfidando poi Larry Holmes per la versione IBF del titolo mondiale dei massimi: Holmes vinse per k.o. alla dodicesima ripresa.[2] Il 12 dicembre 1986 vinse contro Tim Witherspoon il titolo della WBA.[3][4]

Il 7 marzo 1987, fu il primo sfidante di Mike Tyson che - dal par suo - si era aggiudicato la cintura WBC il 22 novembre precedente.[5][6] Iron Mike concluse vittoriosamente la prima difesa, trionfando ai punti dopo 12 riprese.[7] Ormai prossimo ai 35 anni, Smith disputò pochi altri incontri di rilievo; l'ultimo fu nel 1999 contro Holmes, dopo il quale si ritirò.[8][9]

  1. ^ a b (EN) Phil Berger, Boxing; Bonecrusher Smith: an unilkely route to boxing summit, in The New York Times, 2 marzo 1987.
  2. ^ Enrico Franceschini, Un KO al massimo ma è vero Holmes?, in la Repubblica, 11 novembre 1984, p. 26.
  3. ^ (EN) Phil Berger, Smith flattens Witherspoon, in The New York Times, 13 dicembre 1986.
  4. ^ (EN) Phil Berger, Boxing; Smith Discusses Fighting, of All Things, in The New York Times, 14 dicembre 1986.
  5. ^ Sarà ancora Tyson Power?, in la Repubblica, 7 marzo 1987, p. 22.
  6. ^ Gianni Pignata, Tyson, il Marciano nero sfida il destro di Smith, in La Stampa, 7 marzo 1987, p. 23.
  7. ^ R.S., Tyson re con due corone, ma senza l'applauso della gente, in La Stampa, 9 marzo 1987, p. 23.
  8. ^ (EN) PLUS: BOXING -- LEGENDS; Holmes Stops Smith In Battle of Aged, in The New York Times, 19 giugno 1999.
  9. ^ Cantatore, ecco Aouissi, in La Gazzetta dello Sport, 29 settembre 1999.

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