JavaFX

JavaFX
software
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GenereFramework (non in lista)
SviluppatoreOpenJFX
Ultima versione23.0.1 (ottobre 2024)
Sistema operativoMultipiattaforma
LinguaggioJava
LicenzaGPL v2 con Classpath Exception
(licenza libera)
Sito webopenjfx.io

JavaFX è una famiglia di software applicativi, basati sulla piattaforma Java, per la creazione di rich Internet application, applicazioni web che hanno tutte le caratteristiche e funzionalità delle comuni applicazioni per computer. Con JavaFX è possibile realizzare delle applicazioni per computer, cellulari, dispositivi portatili di vario genere, televisori e altri tipi di piattaforme.

Rilevanza commerciale

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JavaFX è uno dei principali attori nel mercato delle rich Internet application, in gara con Adobe Flex e Microsoft Silverlight, anche se attualmente il suo utilizzo è marginale rispetto ai concorrenti[1].

Sun sostiene che il 90% dei PC abbia Java installato e che sui cellulari Java sia la piattaforma dominante; per queste ragioni JavaFX sarebbe l'ambiente di sviluppo per rich Internet application più permeante nel mercato.[2]

Oltre ad una crescente libreria di funzionalità grafiche, include un vero e proprio linguaggio di programmazione indipendente da Java, chiamato "JavaFX script", un linguaggio di scripting dichiarativo e staticamente tipizzato fortemente orientato alla programmazione grafica; questo rende la programmazione di rich Internet application, e di applicazioni grafiche in genere, particolarmente agevolata.

In aggiunta al pacchetto JavaFX SDK, che include compilatore, utilità per l'esecuzione, e tutta la libreria JavaFX necessaria per lo sviluppo, sono stati distribuiti alcuni strumenti che rendono lo sviluppo in JavaFX molto più agile:

  • Un componente aggiuntivo per NetBeans che integra tutte le fasi di sviluppo JavaFX in un unico IDE
  • JavaFX Production Suite: Utilità varie per facilitare il passaggio da programmi di grafica (Adobe Photoshop e Adobe Illustrator) e da formati come SVG, a codice JavaFX.

A partire da Java 7, la libreria di JavaFX è distribuita con il Java Runtime Environment.

  • Multi piattaforma: soprattutto grazie all'ultima versione 1.2, JavaFX rende abbastanza trasparente il passaggio da un dispositivo all'altro: con alcune accortezze (e limitazioni) si può realmente eseguire lo stesso codice JavaFX sia come applicazione desktop, sia come Applet all'interno di un browser, sia come applicazione per cellulare.
  • Trascina e installa: una funzione innovativa, ereditata dalle ultime versioni di Java, permette di creare un Applet JavaFX da eseguire all'interno di una pagina web, che può essere letteralmente trascinata sulla scrivania di lavoro del PC; così è possibile lanciare l'applicazione web anche al di fuori del browser, direttamente dal Desktop.

Il linguaggio

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JavaFX introduce un linguaggio di scripting dichiarativo ad oggetti, con molti riferimenti alla programmazione funzionale, estremamente pratico per lo sviluppo di applicazioni grafiche, con una sintassi simile a JavaScript e, per certi aspetti, ad ActionScript, che permette di gestire in modo semplice ed efficace le interazioni tra i controlli grafici, e rende del tutto banale la gestione delle animazioni più comuni (dissolvenze, ingrandimenti, spostamenti ecc.). JavaFX elimina quindi tutta la ridondanza tipica di Java, e rappresenta un naturale passaggio per i programmatori tradizionali dello storico linguaggio di Sun.

JavaFX permette anche di interagire senza alcuno sforzo con classi Java preesistenti. È inoltre possibile fare l'opposto: si può includere una applicazione JavaFX all'interno di un normale programma scritto in Java e Swing[3].

Lo spazio grafico di lavoro di JavaFX è un oggetto Stage, radice di ogni applicazione JavaFX, che può intercambiare oggetti Scene, dei contenitori (oggetti che estendono la classe Container) di generici componenti grafici (Node). A tutti gli effetti un oggetto Scene è un albero di nodi, in cui ogni nodo può essere sia un contenitore (che ad esempio specifica la disposizione bidimensionale dei suoi sotto componenti), sia un nodo grafico, cioè un Lightweight Component con una opportuna rappresentazione ed una serie di attributi che ne descrivono le proprietà (posizione, dimensioni, colorazione ecc.): il concetto ricorda molto quello di DOM di una pagina HTML, in cui possono essere disposti opportuni tag con alcuni attributi.

Funzionalità degna di nota è il "binding" (letteralmente "legare"): la possibilità di associare ad una variabile A (in questo caso un numero) una espressione ESPR

	var A : Number = bind ESPR

ogni qualvolta ESPR cambia valore, anche il valore di A (ovunque sia utilizzato) varia: questo introduce grossi problemi di prestazioni, soprattutto nel caso di abuso di binding, ma semplifica estremamente la comune interazione tra componenti grafiche: per esempio si può facilmente associare il valore di un qualunque controllo, ad esempio una barra di scorrimento, all'attributo di un altro componente (situazione molto comune), come la dimensione di una immagine, o la velocità di una animazione.

Esempio: Hello World

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Questo è un esempio di piccolo programma JavaFX che mostra in una finestra 250x80 un messaggio di "Hello World!".

import javafx.stage.Stage;
import javafx.scene.Scene;
import javafx.scene.text.Text;
import javafx.scene.text.Font;

Stage {
    title: "Titolo dell'applicazione"
    width: 250
    height: 80
    scene: Scene {
        content: [
            Text {
                font : Font {
                    size : 16
                }
                x: 10
                y: 30
                content: "Hello World!"
            }
        ]
    }
}

Il nome di una classe, ad esempio Font, seguito da parentesi graffe, come avviene nella notazione JSON, serve per creare un oggetto: all'interno delle parentesi si possono specificare gli attributi dell'oggetto; per es. size: 16, indica la dimensione dell'etichetta di testo e x: 10 indica la posizione orizzontale del testo rispetto alla finestra. Per capire la corrispondenza, in Java avremmo scritto:

Font mioFont = new Font();
mioFont.setSize(16);
Text mioText = new Text();
mioText.setFont(mioFont);
mioText.setX(10);
mioText.setY(30);
mioText.setContent("Hello World!");

Le parentesi quadre denotano invece l'inizio di una "Sequenza" (Sequence), una specie di lista di oggetti alla quale si possono aggiungere/rimuove elementi. Ad esempio:

var miaSequenza : Number = [10, 20, 40];
insert 30 into miaSequenza;
remove 40 from miaSequenza;

crea una sequenza di 3 numeri, e successivamente aggiunge l'elemento "30" e rimuove "40".

Date di distribuzione

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Il linguaggio di scripting di JavaFX era originariamente un progetto di Chris Oliver, chiamato F3, ed è stato annunciato per la prima volta da Sun Microsystem alla conferenza JavaOne del maggio 2007. Soltanto un anno dopo, nel maggio 2008, Sun ha annunciato il piano di distribuire JavaFX per desktop entro la fine del 2008, e per i cellulari a metà del 2009, ed ha reso ufficiale la collaborazione con On2 Technologies per incorporare in JavaFX la possibilità di riprodurre alcuni formati video (componente fondamentale per concorrere con Adobe Flash, obsoleto dal 31 dicembre 2020[4]).

A partire dal luglio 2008 è stato possibile scaricare una anteprima di JavaFX per Windows e Macintosh.

  • La prima versione ufficiale, JavaFX 1.0, è stata distribuita il 4 dicembre 2008.
  • JavaFX 1.1, annunciato nel febbraio 2009, è la prima versione di JavaFX ad includere le componenti per lo sviluppo su piattaforme mobili.
  • JavaFX 1.2 è stato reso pubblico nel giugno 2009 ed ha introdotto molte novità fondamentali, oltre ad un notevole aumento delle prestazioni:
    • Supporto per Linux e Solaris
    • Controlli e Layout grafico integrati
    • CSS come strumento per definire l'aspetto grafico dei controlli
    • Grafici e data charts di vario tipo
  • JavaFX 1.3 è stato distribuito nell'Aprile 2010 con l'introduzione di diverse novità tra cui:
    • Nuovi controlli UI e ampliato supporto a CSS
    • Miglioramenti nelle prestazioni, grazie anche all'introduzione di un nuovo motore grafico denominato Prism
    • Editor visuale chiamato Composer, disponibile in NetBeans 6.9
    • Supporto per le applicazioni su TV
    • Un più ampio spettro di emulatori per cellulari e TV

Con il nuovo modello di rilascio del progetto JDK, le nuove versioni delle funzionalità sono rilasciate con una cadenza di circa 6 mesi[5]. Ogni versione riceve a sua volta aggiornamenti costanti. Ad esempio la versione 13u ha ricevuto 7 aggiornamenti tra il 2019 e il 2021[6].

Cronologia versioni[7]
Versione Data rilascio Ultima versione JDK Release notes
11 settembre 2018 11.0.20 (Luglio 2023) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-11-release-notes/
12 marzo 2019 12.0.2 (Luglio2019) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-12-release-notes/
13 settembre 2019 13.0.2 (Gennaio 2020) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-13-release-notes/
14 marzo 2020 14.0.2.1 (Luglio 2020) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-14-release-notes/
15 settembre 2020 15.0.1 (Ottobre 2020) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-15-release-notes/
16 marzo 2021 16 (Marzo 2021) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-16-release-notes/
17 settembre 2021 17.0.13 (Ottobre 2024) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-17-release-notes/
18 marzo 2022 18.0.2 (Luglio 2022) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-18-release-notes/
19 settembre 2022 19.0.2.1 (Gennaio 2023) 11 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-19-release-notes/
20 marzo 2023 20.0.2 (Luglio 2023) 17 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-20-release-notes/
21 settembre 2023 21.0.5 (Ottobre2024) 17 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-21-release-notes/
22 marzo 2024 22.0.2 (Luglio 2024) 17 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-22-release-notes/
23 settembre 2024 23.0.1 (Ottobre 2024) 21 https://gluonhq.com/products/javafx/openjfx-23-release-notes/
24 marzo 2025 accesso anticipato 21


Attualmente, JavaFX è un progetto open source sotto il nome di OpenJFX[8]. A partire dalla versione 11, JavaFX è stato reso disponibile come libreria separata dal JDK, distribuita sotto la GNU General Public License versione 2 con Classpath Exception. Questa licenza consente agli sviluppatori di utilizzare, modificare e distribuire JavaFX liberamente, inclusa la possibilità di includere le librerie di runtime nelle loro applicazioni.

Con il passaggio a OpenJFX, il codice sorgente di JavaFX è stato reso disponibile pubblicamente, eliminando la confusione precedente riguardo alla sua licenza. Ora gli sviluppatori possono contribuire attivamente al progetto e beneficiare delle nuove funzionalità e degli aggiornamenti rilasciati dalla comunità.

  1. ^ Andamento delle offerte di lavoro per JavaFX, Flash e Silverlight su indeed.com
  2. ^ Why JavaFX is relevant
  3. ^ JavaFX in Swing Archiviato il 9 agosto 2014 in Internet Archive.
  4. ^ Flash & The Future of Interactive Content | Adobe Blog, su web.archive.org, 2 dicembre 2017. URL consultato il 10 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2017).
  5. ^ OpenJDK: JDK Updates Project, su openjdk.java.net. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  6. ^ JDK 13u - JDK 13u - OpenJDK Wiki, su wiki.openjdk.java.net. URL consultato il 10 febbraio 2021.
  7. ^ JavaFX Roadmap, su gluonhq.com. URL consultato il 5 novembre 2024.
  8. ^ OpenJDK: OpenJFX Project, su openjdk.org. URL consultato il 5 novembre 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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