Nel 1841 divenne docente di scultura e anatomia all'Accademia di Anversa, diventandone il direttore nel 1876. Fu nominato ufficiale dell'Ordine di Leopoldo nel 1859.
Joseph Geefs, nato ad Anversa il 23 dicembre del 1808, era un membro della famiglia Geefs, comprendente sette scultori nati dai due matrimoni di Joannes Geefs (1779-1848), un panettiere.[2] Joseph Geefs fu il secondo figlio del primo matrimonio di suo padre con Jeanne Thérèse Verbruggen (1775-1822). Cinque dei suoi fratelli erano scultori: Guillaume, Aloys, Jean, Théodore e Charles, mentre suo fratello Alexandre era un medaglista.[3][4]
Joseph Geefs riuscì più facilmente nel convincere suo padre a lasciargli seguire la vocazione artistica rispetto a suo fratello maggiore Guillaume, il cui successo nella scultura era stato veloce. All'inizio si formò presso Jean-Louis Van Geel, in seguito raggiunse suo fratello maggiore e studiò all'accademia reale di belle arti di Anversa, dove ottenne il primo premio di scultura.[5] Dal 1833, partecipò al Salone di Bruxelles, dove espose un Adone, e l'anno successivo al Salone di Anversa, dove, grazie alla sua Igea, si guadagnò il primo premio.[6] Quest'opera venne premiata dalla Società per l'incoraggiamento delle belle arti di Liegi, che l'acquistò nel 1836.[7] Nel 1835, egli vinse il primo premio al Salone di Gand per il suo bassorilievo che omaggiava Charles Van Hulthem.[8]
In seguito, grazie al premio di Roma belga e alla borsa di studio relativa, che vinse grazie al suo Job dans la misère visité par ses amis nel 1836,[9] si recò in Francia per perfezionare la sua arte alla scuola di belle arti parigina, dove si formò presso Jules Ramey e ottenne un primo premio di scultura nel 1836.[5] Il suo viaggio all'estero durò quattro anni, nel corso dei quali si formò in Italia, a Roma, a Napoli e a Firenze, delle città dove assorbì l'essenza classica, d'influenza ellenica, alla quale rimase fedele per tutta la sua carriera. Nel 1841, la sua Orpheline du pêcheur ottenne la medaglia d'oro al Salone di pittura e di scultura di Parigi.[10]
Il 3 novembre del 1841, stabilitosi ad Anversa, Joseph Geefs venne scelto per succedere a suo fratello Guillaume (ormai residente a Bruxelles a causa della realizzazione delle commissioni del governo) come professore di scultura e di anatomia all'accademia di Anversa. Egli divenne il direttore dell'accademia nel 1876.[11]
(francese) «M. Geefs s'est mis tout à fait hors de page cette année. Ce ne sera pas un des moindres droits de M. [] Geefs à la reconnaissance de son pays, d'avoir poussé son frère dans une carrière, où par rare bonheur, il était aussi appelé à cueillir les palmes du succès. Ce jeune artiste s'est annoncé comme tel au Salon de cette année par deux ouvrages d'un mérite tout à fait distingué : Le Génie du mal et la ette première statue est destinée à figurer parmi les ornements de la chaire que Guillaume exécute pour une église [La cathédrale des Saint-Pierre-et-Paul] de Liège. Le corps est en marbre, mais les deux ailes immenses qui en sont les appendices obligés, le sculpteur les a pour ainsi dire indiquées en plâtre[…]. M. Geefs a donné au Génie du mal la beauté d'un jeune homme. Satan est assis ; son regard est vagues ; tous les traits de son visage légèrement contractés […] L'expression de cette statue est saisissante […] C'est en somme un très bel ouvrage et qui place bien haut M. Joseph Geefs parmi les sculpteurs belges.»
(italiano) «Il signor Geefs è riuscito davvero a emanciparsi quest'anno. L'aver spinto suo fratello in una carriera, dove, per rara fortuna, è stato chiamato anche a raccogliere le palme del successo, non sarà uno dei meriti minori del signor [Guillaume] Geefs per il riconoscimento del suo paese. Questo giovane artista si è presentato come tale al Salone di quest'anno con due opere di un merito assoluto: Il genio del male e la Fille du pêcheur. Questa prima statua è destinata a essere posta tra le decorazioni del pulpito che Guillaume ha realizzato per una chiesa [la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo] di Liegi. Il corpo è di marmo, ma lo scultore ha, per così dire, scolpito nel gesso le due ali immense che ne costituiscono le appendici obbligate. Satana è seduto; il suo sguardo è vago; tutti i tratti del suo volto sono leggermente contratti [...] L'espressione di questa statua è stupefacente [...] Insomma, è un'opera molto bella e che pone il signor Joseph Geefs molto in alto tra gli scultori belgi.»
Quando l'opera venne posta nella cattedrale, le autorità ecclesiastiche, in particolare il vescovo di Liegi, Corneille van Bommel, disapprovarono il carattere non abbastanza cristiano e troppo "sublime" dell'opera di Joseph Geefs e fecero rimuovere la sua statua per sostituirla, nel 1848, con una versione più religiosa, nata dallo scalpello di Guillaume Geefs, che realizzò un nuovo Genio del male al quale aggiunse vari dettagli per rendere più evidente l'aspetto luciferino e il tema della punizione.[14]
Il Belgio, una nazione allora nata di recente, non aveva ancora delle statue storiche per ricordare le glorie del passato. I dirigenti politici ritenevano che bisognava rimediare a questa mancanza nella statuaria belga. A Joseph Geefs, pertanto, venne commissionata una statua ritraente Andrea Vesalio con la firma di un contratto con il governo Nothomb il 17 ottobre del 1843, approvato con un decreto reale del 24 dicembre successivo. Joseph Geefs si impegnò a realizzare il modello della statua, a farla fondere nel bronzo e ad assicurarne la collocazione.[15] Dopo qualche ritardo, l'opera venne fusa il 26 luglio del 1847 presso la fonderia Trossaert a Gand.[16] L'inaugurazione del monumento, alla presenza del corpo medico, delle autorità nazionali e di chi aveva firmato la sottoscrizione, si svolse il 31 dicembre del 1847, nella place des Barricades a Bruxelles. Il talento di Geefs venne riconosciuto unanimemente.[17] Edmond Marchal, il biografo di Joseph Geefs, scrisse:[18]
(francese) «La statue d'André Vésale est exécutée sans contredit, dans le meilleur sentiment de l'art. Elle forme, non seulement l'une des œuvres les plus sages, mais les mieux conçues. On s'aperçoit en la regardant que l'auteur, en la modelant, s'est rappelé les traditions des grands maîtres. […] Aussi faible d'effets que de moyens, M. Geefs a su se garder de la fougue de conception et de réalisation.»
(italiano) «La statua di Andrea Vesalio è realizzata, senza dubbio, nel miglior sentimento dell'arte. Non è soltanto una delle opere più sagge, bensì una delle migliori mai concepite. Guardandola si percepisce che l'autore, nel modellarla, si è rifatto alle tradizioni dei grandi maestri. [...] Debole negli effetti quanto nei mezzi, il signor Geefs ha saputo evitare la foga della concezione e della realizzazione.»
Per quanto riguarda la sfera privata, nel 1844 Joseph Geefs sposò a Gand Adèle, la figlia dell'architetto Louis Roelandt, e divenne il cognato dell'architetto Louis van Overstraeten, del quale decorò la tomba. Joseph Geefs divenne padre di cinque figli: tre femmine e due maschi: Georges (1850-1933), anche lui scultore, ed Eugène (1854-1925), architetto, vincitore del premio di Roma belga nel 1879.[4][19]
Joseph Geefs morì ad Anversa il 9 ottobre del 1885, all'età di 76 anni. I suoi funerali si svolsero con solennità nella sua città natale, in presenza dei membri dell'accademia del Belgio, nella chiesa di Sant'Agostino ad Anversa, il 13 ottobre seguente.[20][21]