Kafia Kingi città | |
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Localizzazione | |
Stato | Sudan |
Stato (wilāya) | Darfur Meridionale |
Territorio | |
Coordinate | 9°16′24″N 24°25′01″E |
Superficie | 25,000 km² |
Abitanti | 900 |
Densità | 36 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | arabo, inglese, lingue sudanesi |
Fuso orario | UTC+3 |
Cartografia | |
Kafia Kingi | |
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Territorio a status conteso | |
Motivo del contenzioso | Il Comprehensive Peace Agreement del 2005 ha stabilito che si torni ai confini del 1956. |
Situazione de facto | Amministrato dal Sudan del Sud, rivendicato dal Sudan. |
Posizione dell'ONU | Parte del Sudan |
Informazioni generali | |
Area | km² |
Il Kafia Kingi (o Kafiya Kinji, in Sudan conosciuto anche con il nome arabo di Hofrat Al-Nuhas che significa "miniera di rame") è un villaggio con meno di 1 000 abitanti[1] che è parte del Darfur Meridionale, ed è rivendicato dal Sudan del Sud come parte del governatorato del Bahr al-Ghazal Occidentale.
L'enclave è un territorio ricco di minerali al confine tra Sudan e Sudan del Sud. Essa fu già parte del Bahr al-Ghazal Occidentale quando il Sudan raggiunse l'indipendenza nel 1956, poi nel 1960 fu trasferito al Darfur, che a sua volta venne diviso nel 1974 in Darfur settentrionale e Darfur Meridionale.
Il Comprehensive Peace Agreement del 2005 ha stabilito che si torni ai confini del 1956. Se ciò verrà applicato il Kafia Kingi dovrà essere annesso alla provincia di Raja del governatorato del Bahr al-Ghazal Occidentale parte del Sudan del Sud[2].
Bahr al-Arab; Adda; Umbelacha; Biki; Rikki