Kamphaeng Phet

Kamphaeng Phet
città minore
กำแพงเพชร
Kamphaeng Phet – Veduta
Kamphaeng Phet – Veduta
Rovine della cittadella antica
Localizzazione
StatoThailandia (bandiera) Thailandia
RegioneThailandia del Nord
ProvinciaKamphaeng Phet
DistrettoMueang Kamphaeng Phet
Amministrazione
Data di istituzione1347
Territorio
Coordinate16°28′52″N 99°31′20″E
Altitudine80[1] m s.l.m.
Abitanti28 977[2] (2012)
Altre informazioni
Cod. postale62000
Fuso orarioUTC+7
Cartografia
Mappa di localizzazione: Tailandia
Kamphaeng Phet
Kamphaeng Phet
Sito istituzionale

Kamphaeng Phet (in lingua thai: กำแพงเพชร; trascrizione IPA: /kaːpʰɛːŋ pʰeːt/)[3] è una città minore (thesaban mueang) della Thailandia. Il territorio comunale occupa una parte del Distretto di Mueang Kamphaeng Phet, che è capoluogo della provincia omonima, nel gruppo regionale della Thailandia del Nord. La città è sede del governo provinciale e distrettuale. Nel 2012, la popolazione era di 28 977 abitanti. È stata definita una delle città più piacevoli della Thailandia.[4]

Geografia fisica

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Kamphaeng Phet si trova nel territorio pianeggiante lungo le rive del fiume Ping, 77 km a sud di Sukhothai e a circa metà strada tra Bangkok e Chiang Mai.[5] Pochi chilometri a ovest della città vi sono i primi contrafforti dei Monti del Tenasserim, in una zona dove si trovano alcuni parchi nazionali tra cui quello di Khlong Lan, che attira gli appassionati di trekking.[6] Il confine con la Birmania è circa 50 km a ovest.[7]

Secondo i dati raccolti tra il 1981 ed il 2010 dal Dipartimento meteorologico del governo thai, la temperatura media mensile massima è di 37,3° nel mese di aprile, durante la stagione secca che va da fine febbraio a fine aprile. La temperatura media mensile minima è di 18,5° in gennaio e dicembre, durante la stagione fresca che va da novembre a febbraio. La massima mai registrata è stata di 43° e la minima di 8,2°. Le precipitazioni massime sono registrate durante la stagione delle piogge, tra maggio e ottobre. Il mese più piovoso è di solito maggio, con una media mensile di 195 mm. Il meno piovoso è gennaio, con una media mensile di 2,3 mm.[1]

Il primo insediamento risale all'XI secolo, ma la città fortificata fu fondata nel 1347 per volere del sovrano del Regno di Sukhothai.[8] Costituiva la roccaforte meridionale del regno, a circa 80 km dalla capitale. Il vecchio nome della città era Chakangrao. Fu conquistata dopo numerosi tentativi nel 1378 dall'esercito del Regno di Ayutthaya. Data l'importanza della città, a dirigerne la difesa era venuto di persona il re di Sukhothai il quale, riconosciuta la superiorità del nemico, consegnò Kamphaeng Phet e divenne da quel momento vassallo di Ayutthaya.[9]

Nei secoli successivi, Kamphaeng Phet fu la roccaforte settentrionale del Regno di Ayutthaya. Fu spesso attaccata e a volte occupata dagli eserciti del Regno Lanna fino alla metà del XVI secolo, quando tale regno fu sottomesso e reso vassallo del regno birmano della Dinastia di Toungoo. In seguito furono i birmani ad occupare periodicamente Kamphaeng Phet, che fu ogni volta ripresa da Ayutthaya. La città ha potuto godere della pace a partire dal XIX secolo, dopo che la Birmania soccombette alle truppe coloniali del Regno Unito nelle guerre anglo-birmane, diventando parte dell'India britannica.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Le rovine dell'originale cittadella fortificata si trovano nella parte settentrionale della moderna municipalità. Le sue mura alte 6 metri, parte delle quali sono ancora presenti, hanno dato il nome alla città, Kamphaeng significa mura e Phet diamante.[8] La città antica costituisce oggi il parco storico di Kamphaeng Phet (Muang Kao Kamphaeng Phet), che assieme a quello di Sukhothai e a quello di Si Satchanalai è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.[10] Oltre alla vecchia città murata, sono comprese nel parco anche le rovine nelle adiacenze a nord delle mura.[5] I monumenti del parco presentano elementi sia nello stile di Sukhothai che nello stile di Ayutthaya, caratteristica che li rende unici.[4]

Tra i templi all'interno del parco vi sono Wat Phra Kaeo, che era il tempio più importante, Wat Phra That, che era il principale chedi, costruito nel tipico stile di Sri Lanka, e Wat Phra Non, decadente tempio che ospita un'enorme statua di un Buddha reclinato, a sua volta in pessimo stato di conservazione. All'interno delle mura vi sono il Museo nazionale e il Museo provinciale. A ovest della città nuova si trova il poco che resta delle rovine dell'antica Nakhon Chum, città che risale a un'epoca precedente a quella in cui fu costruita la città murata.[5]

Infrastrutture e trasporti

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La stazione degli autobus interurbani si trova ad ovest del centro. Tra le principali destinazioni vi sono Bangkok, Chiang Mai, Sukhothai, Phitsanulok e Tak. Non ci sono ferrovie e aeroporti nelle vicinanze. Non ci sono autobus urbani, la cui funzione è svolta dai pickup pubblici chiamati songthaew circolanti lungo la strada che circonda il centro cittadino.[5] Il servizio taxi è garantito da tuk-tuk e mototaxi.[4]

  1. ^ a b (EN) CLIMATOLOGICAL DATA FOR THE PERIOD 1981-2010, su climate.tmd.go.th. URL consultato il 16 aprile 2017.
  2. ^ (TH) รายงานสถิติจำนวนประชากร และบ้าน ทั่วประเทศ และรายจังหวัด ณ เดือน ธันวาคม พ.ศ. 2555, su stat.dopa.go.th. URL consultato il 16 aprile 2017.
  3. ^ Kamphaeng Phet - Pronuncia in Thailandese, su it.forvo.com.
  4. ^ a b c AA. VV., Thailandia, in Guide EDT/Lonely Planet, EDT srl, 2012, pp. 393-396, ISBN 8866390194.
  5. ^ a b c d (EN) Rough Guides, The Rough Guide to Thailand, Penguin, 2015, pp. 387-391, ISBN 0241247551. URL consultato il 16 aprile 2017.
  6. ^ (EN) Kamphaeng Phet, su tourismthailand.org. URL consultato il 16 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2017).
  7. ^ Da Google Maps
  8. ^ a b (EN) Kamphaeng Phet Historical Park, su thailand-guide.org (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2013).
  9. ^ (EN) Wood, William A.R., History of Siam, Simon Publications, Incorporated, 2001, pp. 70-75, ISBN 1931541108.
  10. ^ (EN) Historic Town of Sukhothai and Associated Historic Towns, su whc.unesco.org. URL consultato il 16 aprile 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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