Già scrittore professionista a Gottinga fin dal 1942, Krolow si trasferisce poi nella città di Hannover (1952) e infine a Darmstadt (1956), dove vive fino alla morte.
Krolow è considerato, già dagli anni Cinquanta, uno dei più significativi poeti della Germania postbellica. Si è inoltre fatto conoscere come autore di testi in prosa e come traduttore dal francese e dallo spagnolo.
È stato membro del PEN tedesco, della “Accademia per la lingua e la letteratura” e di vari altri organismi scientifico-culturali.
Insignito del “Premio Georg Büchner” nel 1956, ha ricevuto in seguito numerosi riconoscimenti ufficiali, tra i quali il “Premio Rainer Maria Rilke per la Poesia” nel 1975 e il “Premio Friedrich-Hölderlin” nel 1988.
Fausto Cercignani, Zwischen irdischem Nichts und machtlosem Himmel. Karl Krolows «Gedichte» 1948: Enttäuschung und Verwirrung, «Literaturwissenschaftliches Jahrbuch», 27, 1986, pp. 197–217.
Horst S. Daemmrich, Messer und Himmelsleiter. Eine Einführung in das Werk Karl Krolows, Verlag Groos, Heidelberg 1980.
Neil H. Donahue, Karl Krolow and the poetics of amnesia in postwar Germany, Rochester, NY [u.a.] 2002
Walter H. Fritz (Hrsg.), Über Karl Krolow. Suhrkamp, Francoforte sul Meno 1972.
Rolf Paulus, Der Lyriker Karl Krolow. Biographie und Weiterentwicklung, Gedichtinterpretation, Bibliographie, Bouvier, Bonn 1983, ISBN 3-416-01748-X
Artur Rümmler, Die Entwicklung der Metaphorik in der Lyrik Karl Krolows (1942-1962). Die Beziehung zu deutschen, französischen und spanischen Lyrikern, Lang, Francoforte sul Meno 1972.