Keno | |
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Keno al Global gaming expo 2003 (Las Vegas) | |
Nome originale | Baige piao o pai-ko p'iao |
Tipo | Lotteria |
Luogo origine | Cina |
Data origine | almeno I secolo a.C. |
Regole | |
N° giocatori | Illimitati |
Azzardo | Sì |
Requisiti | |
Aleatorietà | Totale |
Il Keno è un gioco simile al bingo o alla lotteria. Si gioca con una scheda su cui sono riportati i numeri da 1 a 80; il giocatore, dopo aver fatto la puntata, ne sceglie 20, quindi il banco estrae 20 numeri a caso; la vincita dipende da quanti numeri coincidono con quelli scelti dal giocatore (anche non indovinarne nessuno è difficile, e in genere comporta una discreta vincita).
Il gioco del Keno si svolge scegliendo una serie di numeri tra 1 e 80[1]. Da lì, 20 numeri vengono estratti a caso. Se i numeri estratti corrispondono ai numeri che scelti dal giocatore, si otterrà una vincita. La quantità di numeri scelti e quanti ne sono stati indovinati, determinano l'ammontare della vincita.
Non è necessario indovinare tutti i 20 numeri per ottenere il jackpot. Infatti, questo è quasi impossibile (1 su 3.535.316.142.212.174.320). I jackpot sono di solito assegnati per un biglietto da 9 o 10 numeri in cui tutti i numeri sono stati colpiti. Una giocata media varia, di solito, tra i 3 e i 9 numeri.
Il Keno è di origine cinese e di grande antichità, risalente ad almeno 2.000 anni fa[2]. Il nome originale cinese del gioco è baige piao o pai-ko p'iao[3], che significa "biglietto del piccione bianco", un riferimento ai biglietti usati in un gioco di scommesse che coinvolge i piccioni viaggiatori. Dal III secolo a.C. circa, i giochi di baige piao esistevano nella maggior parte delle province della Cina, di solito organizzati da una o più case da gioco con il permesso del governatore della provincia, che a sua volta riceveva una parte dei profitti.
Il biglietto originale usato nel baige piao, ancora in uso nelle comunità cinesi dove il gioco continua ad essere popolare, presentava i primi 80 caratteri del Qianziwen[4] ("Libro dei mille caratteri") invece dei numeri. Questo classico della letteratura cinese, di un autore sconosciuto, contiene esattamente 1.000 ideogrammi (o caratteri) cinesi, tutti diversi, ed è così noto tra i cinesi istruiti che questi caratteri sono talvolta usati al posto dei numeri corrispondenti da 1 a 1.000.