Kepler-1625 b I (Kepler-1625 b I) | |
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Il satellite extrasolare Kepler-1625b I in orbita attorno all'esopianeta Kepler-1625 b (rappresentazione artistica).[1] | |
Satellite di | Kepler-1625 b |
Scoperta | 2017 |
Scopritori | A. Teachey, D. M. Kipping e A. R. Schmitt |
Classificazione | satellite extrasolare |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 3 milioni di km[2][3][4] |
Periodo orbitale | 22 giorni[4] |
Inclinazione orbitale | 45° |
Dati fisici | |
Raggio medio | 4,9 r⊕ (0,4370,0705-0,0642 RJ[5]) |
Massa | 19 M⊕
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Temperatura superficiale | |
Kepler 1625 b I[5] è un possibile satellite naturale dell'esopianeta Kepler-1625 b (a sua volta in orbita attorno a Kepler-1625), e potrebbe essere il primo satellite extrasolare mai scoperto se il suo status, desunto da osservazioni preliminari compiute dal telescopio spaziale Kepler, verrà confermato.
Kepler 1625 b I è stato scoperto col metodo del transito nel 2017 da Alex Teachey, David M. Kipping e Allan R. Schmitt da immagini raccolte con il telescopio spaziale Kepler.[2]
Una campagna di osservazioni più approfondite da parte del telescopio spaziale Hubble è stata messa in atto nell'ottobre 2017 ed ha portato alla pubblicazione di un articolo sulla rivista Science Advances all'inizio di ottobre 2018.[6]
Gli studi connessi con la scoperta del satellite suggeriscono che il pianeta attorno al quale esso orbita possieda una massa pari ad alcune volte quella di Giove, almeno 2-3 volte superiore,[4][5][7] mentre il satellite ha una massa stimata approssimativamente uguale a quella di Nettuno. Orbita a circa 3 milioni di chilometri dal pianeta,[8] in circa 22 giorni.[4]
L'esoluna, data la sua massa e le sue dimensioni è probabilmente di natura gassosa senza superficie solida, tuttavia esiste la possibilità che questo massiccio satellite extrasolare possa avere a sua volta satelliti, che sarebbero chiamati sottosatelliti (in inglese subsatelliti o moonmoons) di natura rocciosa.[9] Kepler-1625b I potrebbe essere abitabile, anche se gli autori dello studio pensano che l'attuale temperatura di equilibrio sia di 350 K senza considerare nessuna albedo[8], 300 K se si considera una certa percentuale di albedo, tuttavia è possibile che in passato, per la maggior parte della vita della stella in sequenza principale, la temperatura sia stata attorno ai 250 K, circa, come quella terrestre.[10][1] La stella infatti, pur se di massa solare, ha un'età ormai di circa 9 miliardi di anni ed è entrata nello stadio di subgigante, aumentando il suo raggio e, di conseguenza, la sua luminosità.
Non è chiaro per gli astronomi come questa esoluna si sia formata, se assieme al pianeta o piuttosto non sia stata catturata successivamente; la massa è solo l'1,5% di quella del pianeta, inoltre l'orbita è piuttosto inclinata rispetto a piano orbitale del pianeta stesso, come ad esempio quella di Tritone attorno a Nettuno, il quale è un satellite catturato.[6]