Kepler-37 b | |
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Un'immagine artistica di Kepler-37 b, che potrebbe avere un aspetto molto simile a quello della Luna. | |
Stella madre | Kepler-37 |
Scoperta | 20 febbraio 2013 |
Scopritore | Thomas Barclay et al. |
Classificazione | Sub Terra |
Distanza dal Sole | 215 anni luce) |
Parametri orbitali | |
Semiasse maggiore | 0,1003 UA |
Periodo orbitale | 13,367308 giorni |
Inclinazione orbitale | 88,63° |
Eccentricità | 0,098 |
Dati fisici | |
Raggio medio | 0,303 R⊕ |
Massa | ≥0,01 MJ
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Temperatura superficiale |
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Kepler-37 b è un pianeta extrasolare che orbita attorno a Kepler-37, una nana gialla più piccola del Sole distante circa 215 anni luce dal sistema solare, situata nella costellazione della Lira. Al 2023, dopo 10 anni dalla sua scoperta, è ancora il pianeta più piccolo conosciuto in orbita attorno a una stella di sequenza principale.
I pianeti sono stati individuati nel settembre del 2012 con il metodo del transito grazie al telescopio spaziale Kepler, e l'annuncio è stato fatto ad inizio 2013, dopo che simulazioni al computer avevano escluso fenomeni astronomici che potevano imitare i transiti planetari. Per determinare il diametro del pianeta gli astronomi lo hanno comparato a quello della propria stella, che è stata studiata con metodi di astrosismologia; è una delle poche stelle studiate con questo metodo, che garantisce una misurazione del raggio stellare estremamente accurata, con un margine d'errore di appena il 3%[1].
Kepler-37 b orbita in prossimità della propria stella madre, di conseguenza la sua temperatura superficiale è ritenuta essere piuttosto elevata (700 K)[1]. Ha un periodo orbitale di appena 13 giorni e dista dalla stella mediamente 0,1 UA, cioè 15 milioni di km. Con un diametro di appena 3900 km il pianeta è poco più grande della Luna, e più piccolo di Mercurio.
Il pianeta è troppo caldo e probabilmente privo di atmosfera e quindi invivibile; tuttavia la sua scoperta suggerisce agli astronomi che mondi di dimensioni terrestri possano essere piuttosto comuni attorno a stelle simili al Sole, e che la scoperta di un analogo terrestre con condizioni favorevoli allo sviluppo della vita sia solo una questione di tempo[1][2].