Klenät | |
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Kleina islandese | |
Origini | |
Luoghi d'origine | Danimarca Islanda Norvegia Svezia |
Diffusione | Europa settentrionale, Germania settentrionale |
Zona di produzione | Europa settentrionale |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Ingredienti principali |
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Varianti | klena, klejne, kleina, kleyna |
Il klenät è un dolce diffuso in diversi Paesi dell'Europa settentrionale.
La parola klenät proviene dallo svedese klen ("snello"),[1] un termine le cui origini basso sassoni lasciano pensare che il dolce abbia origini tedesche. I klenäter erano già presenti nelle tavole danesi del XIV secolo, e compaiono nei libri di cucina danesi e islandesi del XVIII e XIX secolo.[2][3] Vengono anche citati in una poesia ottocentesca di Anna Maria Lenngren intitolata Grevinnans besök ("la visita della contessa"), narrante la storia di un pastore che, dopo aver invitato una nobile a cena, le offre un antipasto di klenät.[4][5] Il dolce viene menzionato in diversi racconti natalizi di Selma Lagerlöf.[6] Fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, l'affluenza di scandinavi emigrati negli USA contribuì a diffondere il dolce anche Oltreoceano.[7][8]
Oggi i klenät presentano molte varianti diverse, vengono consumati durante le festività, e sono una specialità tipica dei Paesi scandinavi, soprattutto in Svezia, Islanda, Norvegia, Fær Øer, Groenlandia e Danimarca, nei Paesi baltici e nella Germania settentrionale.[9][10][11]
Il klenät è uno gnocco a base di farina, tuorli d'uovo, zucchero, e margarina o burro che, dopo essere stato ricoperto nella pellicola trasparente e lasciato riposare per due ore in un luogo freddo,[12] viene fritto nell'olio o nello strutto.[9][13][14] I klenät possono essere insaporiti con zucchero, succo di limone,[13] alcolici come il brännvin o il cognac, o acqua miscelata con acido acetico.[13] Quando non viene fritto, l'impasto si può conservare in frigorifero per una settimana.
In Islanda vengono preparati i simili kleina, che vengono modellati con un'apposita rotella per dolci e insaporiti con il cardamomo.[15] I kleina hanno origini antiche e venivano un tempo fritti nel sego ovino.[15]
In Norvegia, i klenät si chiamano fattigmann ("povero"), o fattigmannbakkel ("pasticcere povero"), perché, secondo un'idea diffusa, il dolce era così costoso da impoverire chiunque li comprasse.[16] I fattigmann sono fatti con la cannella, il cardamomo, e contengono un pizzico di cognac.[17]
In Cile esistono anche dei dolci invernali simili che prendono il nome di calzones rotos (letteralmente "mutande rotte").[18]