L'Italia s'è rotta | |
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Dalila Di Lazzaro, Mario Scarpetta e Teo Teocoli in una scena del film | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1976 |
Durata | 105 min |
Genere | satirico |
Regia | Steno |
Soggetto | Steno, Sergio Donati, Luciano Vincenzoni e Giulio Questi |
Sceneggiatura | Steno, Sergio Donati e Luciano Vincenzoni |
Produttore | Franco Caramelli e Gianfranco Lastrucci |
Casa di produzione | Splendid Pictures |
Distribuzione in italiano | Gold Film |
Fotografia | Aldo Tonti |
Montaggio | Raimondo Crociani |
Musiche | Enzo Jannacci |
Scenografia | Gianni Polidori |
Costumi | Gianfranco Carretti |
Trucco | Mario Scutti |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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L'Italia s'è rotta è un film italiano del 1976 diretto da Steno.
I due siciliani Peppe e Antonio decidono, dopo una brutta avventura con alcuni mafiosi spacciatori di droga, di lasciare la fredda e razzista Torino per tornare nella loro terra natìa. Con loro, una splendida ragazza veneta, Domenica, arrivata in Piemonte in cerca di lavoro ma, per una serie di rovesci, costretta a battere il marciapiede. I tre attraversano l'Italia incontrando vari personaggi simbolo del malcostume, della corruzione e della crisi che caratterizzano l'Italia. Quando finalmente arrivano a casa, in Sicilia, vengono coinvolti in una annosa faida familiare e si rendono conto che anche il loro amato Sud non è il paradiso che speravano di trovare alla fine del loro viaggio.
In questo film Di Lazzaro, di solito doppiata, recita con la sua voce.
«Steno regista inesauribile ci offre un film come da tempo non ne vedevamo! [...] Con il suo innato umorismo ha contribuito anche alla sceneggiatura, insieme a Vincenzoni & Donati abilissimi nel loro lavoro, con un dialogo spigliatissimo, moderno e di una comicità che non dà respiro. Le scene si susseguono a ritmo serrato non concedendo tregua allo spettatore, le risate esplodono in un crescendo vorticoso e purtroppo molte battute si perdono perché coperte dall'ilarità del pubblico. Questo eccezionale regista ha scelto per il suo film un gruppo di attori bravissimi nelle parti a loro assegnate. [...] Alcune scene sono stupende: quella dell'amore a tre in macchina, la rapina dei due vecchietti, quella all'Eur, il ballo dei tre ragazzi in mare completamente nudi ecc. Steno ha realizzato questo film per farci passare due ore veramente allegre e quale «mago» indiscusso della risata ha mostrato di comprendere i nuovi gusti del pubblico. Ottima ripetiamo la sceneggiatura di Vincenzoni, Donati e Steno, come le musiche di Enzo Iannacci e la fotografia di Aldo Tonti.»
«Con intenzioni di epidermica satira nei riguardi della situazione odierna del nostro Paese, mostrata attraverso « scenette-campione » in cui taluni aspetti dell'attualità sono voltati in ridere sebbene amari, il filmetto snocciola una sua stucchevole filosofia ai limiti del qualunquismo. L'irritazione determinata da tale caratteristica è un poco attenuata sia da una certa furbizia di confezione (quantunque da uno sceneggiatore come Vincenzoni fosse da attendersi un copione meno ovvio), sia dal divertito professionismo di noti interpreti relegati in occasionali macchiette. [...]»