L'americano | |
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Titolo originale | The American |
La copertina de L'americano tratta dal secondo volume di The Novels and Tales of Henry James, stampato nel 1907 | |
Autore | Henry James |
1ª ed. originale | 1877 |
1ª ed. italiana | 1934 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | inglese |
L'americano è il terzo romanzo di Henry James. Pubblicato a puntate sulla rivista The Atlantic Monthly tra il giugno 1876 e il maggio 1877, venne subito dopo presentato in volume. In Italia fu tradotto per la prima volta nel 1934 a cura di Carlo Linati.
La vicenda si svolge all'incirca nel 1875, a Parigi.
Christopher Newman è un ricco americano di quarant'anni. Avendo raggiunto il successo, partito dalle più modeste origini, è venuto in Europa per riposarsi dal lavoro e concedersi di sperimentare il meglio che possa offrire una posizione come la sua. Si è stabilito a Parigi, in un grande e lussuoso appartamento, che non manca di impressionare i visitatori.
Newman vuole il meglio di tutto: musica lirica, teatro, pittura. A questo proposito, incarica una giovane pittrice francese di fargli alcune copie di quadri del Louvre. Ma i divertimenti comprendono anche molti pranzi, feste e ricevimenti nelle case dei numerosi americani presenti a Parigi, che spontaneamente gli divengono amici.
Grazie alle conoscenze dei signori Tristram, Newman entra in contatto con una nobile famiglia parigina: i Bellegarde. Dapprima egli conosce il giovane visconte Valentin, poi la sorella di Valentin, Claire, andata sposa giovanissima a un anziano e ricco barone, ed attualmente vedova.
Ben presto, Newman si innamora della gentile Claire e le chiede di sposarlo. La donna ricambia il suo amore ed è sostenuta dal fratello Valentin; invece gli altri membri della famiglia Bellegarde (il primogenito Urbain e la madre di tutti loro) trovano imbarazzante la situazione. Infatti i più anziani Bellegarde devono fare i conti con un'incresciosa contraddizione; già una volta hanno usufruito dei beni portati in eredità da Claire e quindi mirano a un ricco patrimonio. Newman ha tutti i requisiti per essere sfruttato da essi, ma non appartiene alla nobiltà e per giunta è americano, come dire, un barbaro.
Dopo svariate vicende, i Bellegarde rifiutano il loro consenso al matrimonio. Claire potrebbe disporre di se stessa, ma, troppo abituata a ubbidire alla madre e al fratello maggiore, compie un gesto disperato: si rinchiude in un convento di Carmelitane e rifiuta ogni ulteriore rapporto con la famiglia.
Però la sventura non è finita. Valentin, abilmente provocato, va in Svizzera a battersi in duello e ne riceve una ferita mortale. Egli riesce ad avvertire Newman, che corre al suo capezzale e ne accoglie le ultime parole d'amicizia. Il giovane muore e viene sepolto in assenza dei membri della sua famiglia.
Da quel momento, Newman medita di vendicarsi dei Bellegarde, per il male fatto a Claire, a Valentin e a lui stesso. Tuttavia si rende conto dell'inutilità di qualsiasi azione e comprende quanto poco si sarebbero capiti imparentandosi. Se Urbain de Bellegarde mostra il suo dolore per la perdita dei fratelli minori, la madre rimane tenacemente chiusa, a costo di apparire disumana.
E a Christopher Newman non resta che il dolce ricordo di Claire, stemperato in un'amorevole compassione.
Nel 1891, a Londra, andò in scena una versione teatrale di The American, realizzata dallo stesso Henry James. L'opera ebbe scarso successo, nonostante la conclusione a lieto fine caldeggiata dal pubblico.[1]
Controllo di autorità | BNF (FR) cb12357752v (data) |
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