Il dipinto si presenta a grandezza naturale, rappresentante il presidente statunitense George Washington, la first lady Martha Washington, due dei loro nipoti e un servitore o uno schiavo.[1][2] Basandosi sugli studi dal vivo eseguiti durante i primi anni della presidenza di Washington, Savage iniziò a lavorare al quadro a New York City nel 1789–1790 e lo completò successivamente a Filadelfia nel 1795–1796.[3] La National Gallery of Art di Washington, D.C., è oggi proprietaria del dipinto che misura 201 cm x 280 cm.[4]
L'immagine divenne particolarmente famosa nel XIX secolo quando ne vennero realizzate delle stampe che ebbero ampia diffusione, prodotte dallo stesso Savage a partire dal 1798, e da John Sartain dal 1840.[5] Lo stesso Washington ordinò quattro incisioni a Savage, appendendone una nella sala da pranzo nella sua residenza di Mount Vernon.[6][7] La Biblioteca del Congresso ha nella propria collezione una stampa a colori di Savage e Robert Wilkinson pubblicata a Londra nel 1798.[8]
Alcuni dettagli topografici della veduta di sfondo, la struttura in cui il gruppo è inserito ed il dettaglio del compasso magnetico sul mappamondo indicano che la famiglia si trova sulla riva destra del fiume Potomac a Mount Vernon, nel portico immaginato da Washington per la casa.[1] Si possono notare nel gruppo il nipote di Martha, George Washington Parke Custis (detto famigliarmente "Wash" o "Washy"), George Washington, la nipote di Martha, Eleanor Parke Custis (detta "Nelly"), Martha e un servitore di colore di identità incerta (alcuni ritengono si possa trattare di uno dei famosi schiavi di George Washington: Christopher Sheels, William (Billy) Lee o Austin).[1][7][9]
Con una pianta della futura città di Washington (L'Enfant Plan[10])[11] davanti a lei, Martha Washington sta, secondo la stessa definizione di Savage, "puntando col suo ventaglio la grand avenue".[1][7] Alcune descrizioni del dipinto indicano la grand avenue come l'attuale Pennsylvania Avenue.[1][12] Ad ogni modo, è più probabile secondo recenti studi che si tratti dell'attuale National Mall.[13]
Tenendo un calibro, la mano destra del giovane George si porta sul mappamondo, che manca però delle coordinate geografiche. Questo, secondo gli esperti, rappresenterebbe le speranze degli americani di poter ascendere un giorno ad un ruolo internazionale come patria della libertà.[14]
Uno studioso ha notato come il punto prospettico di tutto il dipinto termini nel cuore di George Washington, con un alto significato patriottico.[15]
^(1) Edward Savage, in Digital Encyclopedia, Mount Vernon, Virginia, George Washington's Mount Vernon, 2017. URL consultato il 28 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2016).
«Upon his return to the United States in 1794, Savage married Sarah Seaver, completed his group portrait of the Washingtons, and immediately set to work exhibiting and engraving the large-scale painting. Washington himself ordered four copies, hanging one in the family dining room at Mount Vernon.»
«Edward Savage's iconic portrait of the Washington Family was originally painted c. 1789-1790. George Washington purchased two engravings of the painting to display at Mount Vernon (one of which is pictured here)»
«Summary: George Washington, Martha Washington, and her two grandchildren, around table on which there is a map, and an African American servant, William Lee, in background.»
^Il piano Enfant (L'Enfant Plan) è il progetto urbanistico per la città di Washington (chiamata allora Federal City) sviluppato nel 1791 da Pierre L'Enfant su incarico di George Washington.
«Published by the Library of Congress in 1991 with support from the National Geographic Society, the U.S. Geological Survey, and the National Park Service.»
In Repository of the Library of Congress Geography and Map Division, Washington, D.C.
«L'Enfant planned the Mall as a 400-foot wide Grand Avenue (shown in green in the plan at right), extending from the Capitol westward to the Washington Monument (marked "A" in the plan) at the banks of the Potomac River where it intersected the White House axis (marked "President's House" in the plan)»
(4) Map 1: The L'Enfant Plan for Washington, su nps.gov, National Park Service. URL consultato il 27 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2009). Note: L'Enfant's key to the federal city's plan states that "H" is the "Grand Avenue, 400 feet in breadth, and about a mile in length, …". This feature is now the National Mall. (5) Glazer, Nathan e Field, Cynthia R. (a cura di), A Chronology of the Mall, in The National Mall: Rethinking Washington's Monumental Core, Baltimore, Maryland, Johns Hopkins University Press, 2008, p. 179, ISBN978-0-8018-8805-2, OCLC166273738. URL consultato il 2 gennaio 2015. Ospitato su Google Books.
«The boy stands to his right, dressed in a fine suit with a wide starched collar. His hand rests on a globe, representing American hopes for rising global significance.»
^ George Washington Inn, The Washington Family, su georgewashingtoninn.wordpress.com, Mount Vernon, Virginia, George Washington Inn and Estate, 11 marzo 2009. URL consultato il 30 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2017).