La lezione | |
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Opera teatrale in un atto | |
Autore | Eugène Ionesco |
Titolo originale | La Leçon |
Lingua originale | |
Genere | Teatro dell'assurdo |
Ambientazione | Ufficio/sala da pranzo di un appartamento |
Prima assoluta | 1951 |
Personaggi | |
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La lezione (in francese: La Leçon) è un'opera teatrale in un atto unico scritta da Eugène Ionesco e rappresentata per la prima volta nel 1951 al Théâtre de Poche di Parigi. Dal 1957 continua ad essere rappresentata al Théâtre de la Huchette, in coppia con La cantatrice calva[1]. La lezione è stata riconosciuta da diversi critici come un'importante opera del cosiddetto teatro dell'assurdo. L'autore definisce il suo testo un "dramma comico".
L'opera è ambientata nell'ufficio, adibito anche a sala da pranzo, di un piccolo appartamento francese. Il professore è in attesa di una nuova allieva, per impartirle delle lezioni di matematica, linguistica e filologia comparata, al fine di ottenere la libera docenza totale. La governante, una robusta donna di età tra i 40 e i 50 anni, si preoccupa della salute del professore e segue lo svolgimento delle lezioni. Mentre la lezione procede, carica di assurdo e di non-senso, nel professore va aumentando un senso di rabbia contro l'ignoranza dell'allieva, che al contrario di lui diventa sempre più silenziosa e mite. Anche la sua salute comincia a deteriorarsi, iniziando con un dolore ai denti, che diventa poi diffuso a tutto il corpo. Al culmine della pièce, l'allieva viene accoltellata e uccisa dal professore, dopo una lunga serie di non sequitur. L'opera si chiude tornando al punto di partenza, con la governante che saluta una nuova alunna.