Le affinità elettive | |
---|---|
Huppert e Bentivoglio in una scena del film | |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 1996 |
Durata | 98 min |
Rapporto | 1,66:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Paolo e Vittorio Taviani |
Soggetto | Johann Wolfgang von Goethe (omonimo romanzo) |
Sceneggiatura | Paolo e Vittorio Taviani |
Produttore | Jean-Claude Cecile, Grazia Volpi |
Distribuzione in italiano | Filmauro |
Fotografia | Giuseppe Lanci |
Montaggio | Roberto Perpignani |
Musiche | Carlo Crivelli |
Scenografia | Gianni Sbarra, Lorenzo d'Ambrosio |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
|
Le affinità elettive è un film del 1996 diretto dai fratelli Taviani.
Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Johann Wolfgang von Goethe del 1809. L'azione è trasferita dalla Germania alla Toscana di San Miniato e Poggio a Caiano e spostata cronologicamente in era napoleonica.
Prima coproduzione internazionale nella carriera dei fratelli Taviani, è anche stato il loro primo film senza la musica di Nicola Piovani dai tempi de La notte di San Lorenzo.
È stato presentato fuori concorso al 49º Festival di Cannes.[1]
Il matrimonio tra Edoardo e Carlotta s'incrina con l'arrivo al castello della giovane Ottilia, nipote di Carlotta, e di Ottone. Edoardo è attratto da Ottilia, Carlotta da Ottone.
Grolla d'oro per la produzione (Grazia Volpi).