Le mie invenzioni. L'autobiografia di un genio | |
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Titolo originale | My Inventions:The Autobiography of Nikola Tesla |
Autore | Nikola Tesla e Ben Johnston |
1ª ed. originale | 1919 |
1ª ed. italiana | 2012 |
Genere | Autobiografia |
Lingua originale | inglese |
Le mie invenzioni. L'autobiografia di un genio (titolo orig. My Inventions: The Autobiography of Nikola Tesla) è un libro redatto e pubblicato da Ben Johnston, contenente particolari sul lavoro e la vita di Nikola Tesla. Il contenuto fu in gran parte tratto da una serie di articoli che Tesla scrisse per la rivista Electrical Experimenter nel 1919; all'epoca lo scienziato aveva 63 anni. Il libro è diviso in sei capitoli: ognuno copre un periodo diverso della sua vita. Il libro è stato pubblicato in Italia anche con i titoli Le mie invenzioni. Autobiografia di un genio e La mia vita. L'autobiografia di un genio.
Oltre alla storia della propria vita di scienziato e studente, Nikola Tesla offre nella sua autobiografia anche la descrizione appassionata di come gli fosse giunta l'ispirazione per alcune sue celebri invenzioni ed esperimenti; tra i più famosi, il sistema mondiale di trasmissione senza fili:
«Un giorno mentre passeggiavo in montagna cercai un rifugio per sfuggire a un temporale imminente. Il cielo si fece buio riempiendosi di nuvole cariche d'acqua. La pioggia tardò ad arrivare fino a che, all'improvviso, ci fu un lampo e alcuni istanti dopo venne giù un diluvio. Questa osservazione mi fece riflettere. Era chiaro che i due fenomeni erano strettamente collegati da un rapporto di causa-effetto e una breve riflessione mi portò alla conclusione che l'energia elettrica coinvolta nella caduta dell'acqua fosse trascurabile, ma che la funzione del lampo fosse del tutto simile a quella di un innesco sensibilissimo.
Ecco qui la meravigliosa possibilità di realizzare qualcosa di incredibile! Se fossimo in grado di produrre effetti elettrici di una determinata qualità potrebbero essere trasformati sia questo intero pianeta che le condizioni di vita su di esso: il sole fa evaporare e fluttuare le acque degli oceani e i venti le guidano verso regioni lontane, dove rimangono sospese in un delicato stato di equilibrio. Se fosse in nostro potere stimolarlo in qualsiasi momento e in ogni luogo, questo potente flusso che assicura la vita potrebbe venir controllato a piacere. Potremmo irrigare aridi deserti, creare laghi e fiumi, e fornire potenza motrice in quantità illimitata. Questo sarebbe il modo più efficiente per sfruttare il sole a vantaggio delle necessità dell'uomo. Il successo dipenderebbe dalla nostra capacità di creare forze elettriche nell'ordine di quelle della natura.[1]»