Leptocefalo è il nome attribuito alle larve dei pesci appartenenti ad alcuni ordini di pesci ossei come Anguilliformi, Elopiformi e Notacantiformi. La presenza di una larva leptocefalo è considerato un carattere di primitività.
Questa larva ha corpo molto appiattito lateralmente, a forma di foglia di salice.
Queste larve sono planctoniche e si nutrono di piccoli crostacei ed altri animaletti del plancton.
Il caratteristico aspetto sopra descritto è assolutamente inconfondibile, in più si può ricordare che la testa è estremamente piccola, dotata di un piccolo occhio e di denti spesso molto sviluppati, aghiformi e sporgenti a bocca chiusa. È presente una piccola pinna pettorale mentre solo le larve degli elopiformi possiedono pinne ventrali e pinna caudale biloba. È presente una lunga pinna impari priva di raggi. L'ano migra dalla fine del corpo, dove è posto nelle fasi precoci dello sviluppo alla regione ventrale nelle larve più vecchie, l'intestino decorre presso il margine inferiore del corpo. Il colore è trasparente tanto da poter vedere gli organi interni e le suddivisioni della muscolatura (miotomi). Le dimensioni sono variabili, le larve di alcuni notacantiformi possono misurare quasi 1 metro. Durante le prime fasi dello sviluppo le dimensioni aumentano velocemente fino allo stadio di larva per poi diminuire fin quando il pesciolino non assume l'aspetto dell'adulto e rincominciare a crescere in seguito.
In passato queste larve furono considerate come nuove specie, ad esempio la larva dell'anguilla fu descritta come Leptocephalus brevirostris, la postlarva del grongo come Leptocephalus morrisi, eccetera.
La metamorfosi degli Anguilliformi è quella meglio nota, segue le seguenti fasi: